Poiché la scrittura non è solo romanzo ma è anche POESIA..
"Il Riflesso del Mondo" apre così una finestra alla POESIA, dedicando la propria attenzione a VALERIO ZITELLI, vent'enne, esordiente nella categoria POETI e scoperto grazie ad un recente concorso letterario.
Ebbene, non vogliamo annoiarvi troppo..
lascio così Valerio al centro della scena grazie all'intervista rilasciata.
Ospitiamo Valerio Zitelli, un giovane che scrive come se avesse già vissuto una Vita
intera: Ciao ,Valerio!
Ciao a te e grazie per questo spazio che mi hai dedicato!
Sei consapevole che scrivere poesie ,alla tua età, di tale elevatezza , è un
fenomeno a dir poco straordinario?
Non penso di esser così unico come molta gente medita sul fatto dello scrivere
Poesie. Non siamo molti ovviamente a quest'età a saper scrivere vere poesie, ma
ho conosciuto qualche ragazzo. Pochi ovviamente, si contano sulle punte delle dita,
ma ci sono!. Però ,si, con un velo di protagonismo, lo ammetto, in parte ne sono
consapevole di elevarmi su molti altri ragazzi.
Di solito ci immaginiamo il poeta chiuso in un guscio, una persona un po’
estraniata. Tu non rispetti questo cliché. Sei un ragazzo del tempo presente,
hai amici , esci come tutti il sabato sera, parli come i ragazzi senza elevarti ad
onnisciente e renderti il ridicolo della compagnia. Poi cosa succede dentro di te
quando scrivi le tue Poesie?
In verità devo dire che estraniato dal mondo mi ci sento, con o senza amici attorno.
Ovviamente non mi pongo da scrittore quando non "lavoro", gioco come tutti i
ragazzi, ho i miei vizi da ragazzo e i miei toni molto più scurrili di quelli che la gente
potrebbe pensare leggendo le mie poesie. Però posso ammetterle che quando sento
l'ispirazione improvvisa, che sia di giorno come a notte fonda, si crea una sorta di
bolla trasparente, invisibile da tutti, che distacca il mio corpo e la mia mente dal
mondo, quasi non facessi parte ,come una sorta di viaggio astrale, capisce?.
Certo che capisco, mi è chiaro questo impeto. Mi Puoi spiegare come è possibile
che dentro di te ci sia una così chiara visione della poesia dei grandi del Passato?
Io non fruisco e non prendo ispirazione da altri poeti, non potrei riuscirci anche
volendo. Semplicemente quel che scrivo è una pianta che coltivo dentro il mio
corpo, la mia testa, il mio cuore e il mio stomaco. Che molti asseriscano che il mio
risponderle però, penso semplicemente che la mia visione del mondo sia simile a
molti grandi del passato, ma è una visione inconscia per me, lo scopre chi legge le
mie poesie per primo.
Una risposta eccezionale.
Lo sai che questo si chiama “Talento”?
Cos’è per te il talento ?
Trovi che sia giusta la mia affermazione che ogni uomo ha un suo dono e lo
deve far fruttare? Pensi che se tutti facessero cosa sono capaci di fare il mondo
funzionerebbe meglio?