Buonasera!! Rieccomi con una nuova recensione. Ho finito di leggere questo libro giusto un attimo fa e siccome mi è piaciuto particolarmente ho pensato di raccontarvelo.
E se l’amore fosse una malattia? E se qualcuno avesse inventato una cura per impedirci di provare sentimenti d’amore nei confronti di chiunque? Come pensate che sarebbe la nostra vita?
Questo è il punto di partenza di questo romanzo distopico, Delirium di Lauren Oliver.
La società nella quale vive Lena, la protagonista, non sembra essere poi così tanto differente rispetto alla nostra, se non fosse che ogni singola persona una volta compiuti diciotto anni, viene curata attraverso un’operazione chirurgica per fare in modo che non sia più in grado di provare amore. O meglio, in questo caso dovremmo parlare di Delirium amoris nervosum, che viene considerato come una vera e propria malattia. Un po’ come vaccinarsi contro l’influenza insomma.
Sembra che questa società sia giunta alla conclusione che la principale causa di tutti i mali del nostro pianeta siano i sentimenti amorosi. L’amore che provoca scompiglio, che porta le persone a compiere pazzie o a morire addirittura! Per questo motivo sono stati imposte rigide regole e controlli quasi maniacali. Tutte le persone “infette” sono un rischio per l’intera comunità, ma soprattutto non si può permettere il contagio.
Lena non vede l’ora di essere curata. Lei si direbbe una ragazza come tante, non è bella quanto la sua migliore amica Hana, e persino un po’ bassina e si potrebbe dire abbastanza insignificante. Ma Lena ha una macchia, un segreto che la tormenta fin da quando aveva sei anni. Sua madre infatti si è suicidata.
Il suicido nella società di Lena è qualcosa di orribile quanto l’amore. Se poi esso è stato causato proprio da quest’ultimo è ancora peggio. La madre di Lena era malata. Irrimediabilmente malata di Delirium. Innamorata del proprio marito e delle proprie figlie. Cosa che la portava a compiere gesti considerati del tutto innaturali e persino illegali dal resto della comunità (come cantare, o ballare o coccolare i propri figli e persino piangere). Ed è stato proprio il Delirium a spingerla al suicidio.
La cura infatti può avere degli effetti collaterali, anche per questo nessuno viene curato prima di aver compiuto diciotto anni. Si può diventare ciechi e persino impazzire. Ma a voltenon fa effetto. La madre di Lena ne è l’esempio perfetto. Curata per ben tre volte, non è riuscita a guarire e questo l’ha portata alla morte, segnando irrimediabilmente la reputazione della famiglia.
Lena così è stata affidata alle cure degli zii e come ho già detto, conta i giorni che la separano dal momento in cui verrà finalmente curata e non dovrà più essere spaventata a morte dalla possibilità di fare la stessa fine di sua madre.
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giovedì 18 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
Bibliotecando...

Autore: Kristin Cashore
Editore: De Agostini
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 492
Prezzo di copertina: 15,90 €
Trama: La terra di Dell, oltre le montagne, è popolata da meravigliose creature chiamate mostri: hanno le sembianze di leoni di montagna, libellule, cavalli e pesci. A distinguerli è il colore sgargiante del loro manto e delle loro piume, e la capacità di controllare la mente degli uomini. Fire – un mostro racchiuso nel corpo di una diciassettenne – è l’ultima della sua specie: la sua bellezza è disarmante e le sue capacità telepatiche attirano su di lei l’odio e il disprezzo di chi le sta accanto. Ma non tutti subiscono il suo fascino: il principe Brigan non si lascia influenzare dalla sua vicinanza nemmeno quando le fa da scorta fino alla Città del Re, dov’è richiesto il suo aiuto per districare la fitta rete di complotti che sta minando la stabilità del regno.

Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 382
Prezzo di copertina: 18,00 €
Trama: Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita…
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