Carissimi!! La settimana comincia con una recensione fresca fresca, libro finito alcune ore fa e pronta a condividerlo con voi!!
Autore: Lisa Jane Smith
Titolo: Il Diario del Vampiro - Il Risveglio
Editore: Newton Compton Editori
ISBN: 9788854151512
Prezzo: 0,99 euro
Trama
Elena Gilbert è una bella ragazza, brillante e tanto ambita nella sua scuola.. eppure questo non rende le sue giornate interessanti o accattivanti. La ricerca del brivido e dell'eccitazione la portano ad avvicinarsi e a cercare Stefan Salvatore, l'ultimo arrivato nella sua scuola su cui il mistero aleggia dal suo arrivo. Stefan, però, nasconde un segreto inconfessabile che intende tenere esclusivamente per sé.
Buongiorno lettori!
Che brutto il tempo in questi giorni, anche oggi piove a dirotto e fa anche freddino! Ed io che sono un po’ come le lucertole e amo crogiolarmi al sole, soffro tantissimo quando fa così! In compenso sto leggendo parecchio. Per quest’oggi ho pronta per voi una nuova recensione, sono ferma da un po’ sull’urban fantasy, ma ahimè ogni tanto certe letture mi deludono e basta.
Il libro di cui voglio parlarvi oggi si intitola Il bacio del demone, di Eve Silver.
La trama in breve è un qualche cosa di già visto e sentito ad essere sinceri, ma che nonostante questo sembrava promettere abbastanza bene. Dopotutto, anche certi cliché possono trasformarsi in idee eccezionali se sviluppati come si deve.
Qui invece abbiamo la classica storia che vede la protagonista che viene salvata dal co-protagonista quando è solo una bambina, dopo un incidente automobilistico che uccide entrambi i suoi genitori. Clea, questo è il nome della ragazza, in fin di vita riesce a salvarsi solo grazie alla sua capacità che in qualche modo le permette di aggrapparsi alla magia del Sommo Stregone Ciarran, in modo da curarsi.
Una cosa che in realtà non dovrebbe essere capace di fare, essendo lei umana. Questo coglierà di sorpresa il nostro affascinante stregone, che quella notte stessa durante lo scontro con un demone, perderà una mano.
Come tutti possono facilmente immaginare, da quel momento in avanti Ciarran, che è uno stregone che ha il compito di proteggere l’umanità dai demoni ed ha alle spalle qualche centinaio d’anni, seguirà Clea anno dopo anno, assicurandosi sempre che sia al sicuro e guardandola così crescere e diventare – ovviamente – una splendida ragazza.
Buonasera lettori!
Oggi è il mio compleanno e per festeggiare ho pronta per voi la recensione di una trilogia che ho letto recentemente e che mi è piaciuta moltissimo.
"Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata:
quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno
di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint
Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da
una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è
affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con
la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente
peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da
nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda
considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del
nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata,
bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei
che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il
primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non
la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per
la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno.
E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro
prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non
vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo... "
Vorrei parlarvi dei romanzi di Kerstin Gier, "Red", "Blue" e "Green". Una saga urban-fantasy incentrata sui viaggi del tempo. Certo, che clichè direte voi! In effetti se ne leggono un sacco di storie che sfruttano l'espediente dei viaggi temporali per elaborare la trama, ma questa storia in particolare a me non è sembrata così tanto banale, piuttosto l'ho trovata davvero una piacevolissima lettura, che ha occupato pochissimo tempo, dato che i tre libri li avrò letti in tre o quattro giorni in tutto. Uno tirava l'altro, un pò come le ciliegie ah ah! Più che altro ho trovato questa vicenda molto appassionante e non ho potuto smettere di leggere, troppo curiosa di scoprire come sarebbe andata a finire!
Ma vediamo la trama in breve. La protagonista indiscussa di questa storia è una ragazza di nome Gwendolyn. Lei fa parte di una famiglia molto particolare, infatti alcuni membri (le donne) possiedono dentro di sè un certo gene che permette loro di saltare letteralmente nel tempo. Non è una capacità semplice da gestire, del tutto l'opposto anzi! Infatti questi salti non avvengono ogni volta che lo desiderano, ma sono del tutto incontrollati. Un problema al quale però è stato trovato rimedio attraverso uno strumento molto importante per la famiglia di Gwen ed un'altra, che possiede lo stesso gene (stavolta però riguarda gli uomini). Questo potente strumento è chiamato cronografo all'interno del quale viene inserito il sangue dei viaggiatori, che possono così scegliere dove e in che periodo saltare ogni volta che lo desiderano, evitando di farlo nei momenti meno opportuni. Veniamo anche a sapere che esiste una vera e propria sorta di Setta, della quale fanno parte i membri delle famiglie Montrose (quella della protagonista) e De Villiers. Questa organizzazione ha origini piuttosto antiche, il fondatore è difatti un uomo del diciottesimo secolo! I diversi viaggiatori infatti provengono tutti da epoche differenti e riescono a tenersi in contatto grazie al cronografo.
La vita di Gwendolyn quindi sembra essere piuttosto misteriosa ed anche movimentata, non fosse che per anni tutta la sua famiglia è stata certa che ad ereditare il famoso gene fosse stata sua cugina Charlotte e non lei! Charlotte è stata quindi addestrata per anni all'arte del viaggio nel tempo, dopotutto nessuno di noi vorrebbe affrontare un salto per poi ritrovarsi in un'epoca della quale non conosciamo assolutamente nulla no? Sarebbe molto pericoloso ritrovarsi catapultati nel diciannovesimo secolo senza conoscerne le regole di vita!
Il problema in questo caso è proprio il fatto che c'è stato un colossale errore di calcolo e si scopre che Charlotte non possiede alcun tipo di gene, bensì colei che avrebbe dovuto ricevere l'addestramento sarebbe dovuta essere proprio la nostra Gwendolyn! E la ragazza lo scoprirà nel modo più pericoloso possibile, saltando nel tempo in modo del tutto incontrollato ed improvviso!
Gwendolyn però è molto speciale, lei all'interno della Setta, assumerà il ruolo di Rubino in quanto dodicesima viaggiatrice e colei che potrà chiudere definitivamente un cerchio che sembra poter portare tutti ad una scoperta di fondamentale importanza per l'umanità intera! Senza contare che la ragazza è anche in grado di vedere gli spiriti dei morti, talento che le sarà molto d'aiuto nel corso della sua avventura!
E' una storia questa molto semplice in fondo, ma che ho apprezzato davvero e che mi ha rapita fino alla fine. Intanto adoro leggere storie che hanno a che fare con i salti nel tempo, soprattutto quando si parla di diciottesimo e diciannovesimo secolo. In più la protagonista mi è piaciuta da matti! Un vero spasso, davvero, mi ha fatto ridere di gusto per via di certe sue reazioni o certi suoi discorsi. E' una ragazza fondamentalmente molto semplice che si ritrova catapultata in una realtà che era convinta avrebbe fatto parte della vita della cugina - che tra l'altro è una persona odiosa all'inverosimile - e che si ritrova sulle proprie spalle un peso non da poco! Soprattutto perchè non è tutto tanto scontato e banale.. ci sono dei misteri molto oscuri che Gwendolyn si ritroverà a svelare e delle verità sulla sua stessa vita che non si sarebbe mai aspettata di conoscere! E poi c'è Gideon, l'affascinante co-protagonista, undicesimo viaggiatore nel tempo, che oltre ad essere bellissimo, ha anche una gran faccia da schiaffi! Motivo per cui molte volte lo avrei letteralmente preso a schiaffi io stessa al posto della protagonista, che non sempre è stata in grado di dargli pan per focaccia, ma che tutto sommato gli ha anche regalato un bel pò di fascino. Bisognerebbe poi fare i complimenti anche al cattivo della vicenda, di cui ovviamente non farò il nome, anche se sarete in grado di comprenderlo abbastanza velocemente; che è proprio inquietante! E poi non posso fare a meno di ricordare un altro personaggio in particolare, che mi ha fatto spanciare dalle risate e che è un pò l'anima della festa in questa storia: si tratta dello spirito per così dire del doccione di una chiesa, un demone di nome Xemerius che sarà un grande amico per la protagonista!
Insomma una lettura che vi consiglio davvero, per passare qualche ora piacevole!
Kerstin Gier, (Bergisch Gladbach, 1966) è una scrittrice tedesca che scrive romanzi per lo più destinati ad un pubblico femminile, anche sotto gli pseudonimi di Jule Brand e Sophie Bérard. Ha studiato musicologia, germanica e anglistica, prima di passare allo studio di pedagogia della comunicazione e della psicologia, laureandosi poi in educazione e divenendo insegnante. Dopo diversi lavori, nel 1995 ha iniziato a scrivere romanzi femminili. Vive con il marito e il figlio in un villaggio vicino a Bergisch Gladbach. Dal suo primo libro, "Männer und andere Katastrophen" (1996) è stato realizzato il film omonimo con Heike Makatsch nel ruolo della protagonista. La serie di tre volumi che racconta le avventure di Gwendolyn e di Gideon a Londra (Rubinrot, Saphirblau e Smaragdgrün) è un genere fantasy per giovani donne che in primavera 2012 è diventato un film.
Continuiamo con le recensioni, come promesso, dopo aver terminato la lettura del seguito de I guardiani della notte, vi ho preparato in fretta anche questa nuova recensione. Questa volta parliamo de I Guardiani del giorno, che mi ha dato la possibilità di dare uno sguardo più profondo anche dalla parte opposta della barricata, nello schieramento delle Forze delle Tenebre ed i suoi membri, che inevitabilmente sembrano venire mossi secondo gli stessi metodi che vengono utilizzati dal Capo della Guardia della Notte. Anche qui abbiamo un vertice ovviamente, una scala sociale che vede in cima il mago più potente fra tutti, di nome Zavulon, le cui vere sembianze vi farebbero impallidire dall'orrore - a me personalmente ha fatto un pò schifo scoprire quali fossero già nel precedente libro - e che sembra saperne una più del diavolo. Insomma Zavulon macchina un sacco di inganni e complotti, mentre la storia prosegue. Anche questa volta il romanzo è stato diviso in tre storie, che continuano l'una dopo l'altra e portano quindi avanti la vicenda. La prima di intitola "Vietato l'ingresso agli estranei". Inizia tutto con una donna, tradita e abbandonata dal proprio marito, che decide di rivolgersi all'aiuto di una che noi considereremmo una strega un pò fai da tè. Un'anziana donna che vive in un appartamento assolutamente squallido, ma che è comunque in grado in qualche modo di percepire il problema che affligge questa donna ed è altrettanto capace di trovarle una soluzione. Un bella pozione per far tornare a casa il marito, un incantesimo per far abortire l'amante incinta ed infine anche la sicurezza di restare incinta così da legare per sempre l'uomo a sè. Ora, si potrebbe dare davvero poco credito a questa fantomatica strega, una fattucchiera da quattro soldi che chiede un compenso molto alto, se non fosse che la contrattazione viene bruscamente interrotta dall'arrivo degli Altri. I primi ad arrivare sono alcuni membri della Guardia della Notte. La fattucchiera in questione non è niente meno che un'Altra non iniziata! Che sta usando i propri poteri in modo del tutto illegale e che quindi le Forze della Luce vogliono assicurare alla giustizia il prima possibile. E fin qui niente di difficile. Non fosse che anche la Guardia del Giorno ha qualche rivendicazione da fare nei confronti di questa signora, che non sembra possedere enormi poteri, ma che in qualche modo diventa il motivo principale di uno scontro non da poco. Le Forze delle Tenebre inviano la propria squadra per strappare dalle mani della Luce, la preda. Ma è scontro aperto. Nessuno vuole cedere e così si comincia a combattere. La protagonista di questa prima parte della storia è proprio una delle streghe della Guardia del Giorno, una giovane ragazza di nome Alisa Donnikova. Lei non si trova nel vivo dello scontro, bensì è stretta in un cerchio magico in compagnia di altre streghe come lei ed è pronta a supportare il mago impegnato nel combattimento inviandogli la propria energia. Cosa che tra l'altro fanno anche i Guardiani della Notte dall'altra parte. Lo scontro si prolunga anche troppo e le streghe sono costrette a cedere moltissima energia, tanto che una di loro perde persino la vita senza nemmeno rendersene conto. Ma finalmente qualcosa accade e porta il piatto della bilancia a pendere nettamente a favore delle Tenebre. La Guardia del Giorno minaccia gli avversari di compiere un sacrificio umano, una bambina è già stata catturata con la magia ed una strega è bella che pronta a farla fuori, a meno che la Luce non ceda loro ogni diritto sulla fattucchiera che ha provocato tutto questo trambusto. Detto fatto, la Luce non permetterebbe mai un tale sacrificio, anche se sembra che in ogni caso le Tenebre se lo siano in qualche modo guadagnano come un diritto da sfruttare prima o poi. Allora la fattucchiera viene lasciata alle forze delle Tenebre, che se la portano via, ma è alla fine dello scontro che Alisa si rende conto di aver davvero esagerato. Ha infatti prosciugato le proprie energie magiche, si è svuotata e si è salvata per un pelo dalla morte! Questo per lei è certamente un grave problema, perchè senza poteri non può usare la magia e senza magia combinare ben poco. E' chiaro. Così incontriamo il terribile Zavulon e salta fuori che Alisa fino a poco tempo fa ne è persino stata l'amante, ma un suo errore li ha portati ai ferri corti. La ragazza sembra sinceramente innamorata del mago nero, anche se altrettanto certa di non poter più godere del suo interessamento e tutto per colpa sua. Eppure qualcosa sembra voler cambiare la sua situazione. Zavulon si dimostra curiosamente interessato a lei, alla sua salute e persino a riprendersela come amante! Alisa non potrebbe ricevere notizia migliore, tanto più che le viene gentilmente offerta una piccola vacanza ristoratrice in una sottospecie di campo scout, dove i bambini passano certi periodi dell'anno in assoluta allegria. Perchè mandarla in un posto simile? Semplicemente per permetterle di recuperare le sue forze magiche sfruttando le energie di quegli stessi bambini. Detto fatto Alisa viene spedita in questo campo ed il suo destino viene segnato proprio da questo e dall'incontro con un ragazzo di nome Igor, che la colpirà dritta al cuore... Ora, ci sarebbero un sacco di considerazioni da fare in merito, ma purtroppo se mi mettessi a farle finirei con il raccontarvi davvero troppo e a rovinarvi l'intera lettura. Posso dire che questa prima parte della storia mi è piaciuta in modo particolare, che ho apprezzato molto il personaggio di Alisa e decisamente per niente quello di Zavulon che tutto sommato nel primo libro mi era indifferente. I Guardiani del Giorno mi è piaciuto di più rispetto al precedente libro, forse perchè è anche più triste o perchè l'ho letto dopo aver cominciato a comprendere meglio ciò che si cela dietro a questa storia, certi meccanismi, certi modi di agire e pensare.. Sta di fatto che mi ha colpita molto e mi ha lasciato anche molta tristezza per la sorte riservata a determinati personaggi. Ma così rischio di dire anche troppo! La storia prosegue, il destino di Alisa è segnato e porta ad una serie di conseguenze che continueranno con le altre due storie. Si continua con "Straniero tra gli Altri", in cui viene introdotto un nuovo personaggio che sembra essere circondato da un gran velo di mistero. Vitalij Sergeevic prende un treno diretto a Mosca, eppure l'uomo sembra non sapere non solo perchè lo sta facendo, ma sembra aver scordato anche tutto ciò che riguarda la sua vita ed il suo passato. Non conosce nemmeno il proprio nome, lo scopre leggendo i propri documenti che si trova in tasca. Ma sa una cosa, sa di essere un Altro, anche se non sa nemmeno bene cosa questo voglia dire o cosa comporti. Sembra essere pervaso da una sorta di intuito interiore, una consapevolezza dapprima nascosta, che però torna in superficie ogni volta che ne ha bisogno con qualche dettaglio, qualche informazione in più su se stesso, sul mondo degli Altri, sul Crepuscolo e sulle sue capacità magiche. Raggiunge Mosca e si unisce alla Guardia del Giorno, perchè Vitalij sa per certo di essere un mago delle tenebre. Ma ciò che è ancora più sorprendente è il fatto che i suoi poteri sembrano essere molto forti, quasi al livello di Zavulon stesso! E' ovvio pensare che questo ai Guardiani della Notte non fa affatto piacere, un mago di una tale potenza che per di più sembra essere sempre presente ogni qual volta essi incappano in un cadavere, ne viene da sè che questo è oltremodo sospetto! Così Vitalij pur non sapendo molto bene ciò che sta accadendo, si ritrova invischiato in quella che appare una faccenda ben più grande di lui, certo solamente di dover seguire quel suo istinto, che sa sempre dove condurlo e come farlo agire; mentre nel frattempo si sparge la notizia che una terribile arma è stata rubata all'Inquisizione. Un'arma che nelle mani delle Tenebre potrebbe scatenare il caos e che quindi la Luce deve assolutamente recuperare. La vicenda giunge alla sua conclusione con la terza storia, intitolata "Forza speciale", che vede i nostri protagonisti raggiungere Praga per assistere ad un processo che prende in causa entrambe le Guardie e che potrebbe segnare il destino di tutti loro.. Un altro giudizio assolutamente positivo, anche più del precedente! La storia ormai mi ha appassionata non poco e non vedo l'ora di continuare la lettura per scoprire come si concluderà la vicenda! Il terzo libro, intitolato I guardiani del Crepuscolo è già pronto in attesa sul mio comodino.
Finalmente ho trovato il tempo di scrivere questa recensione, avrei voluto postarla già domenica, ma poi ho avuto molti impegni e non ho più fatto in tempo. Quindi mi scuso per il colossale ritardo! Allora, parliamo de I guardiani della notte, ultima lettura, romanzo dal quale è stato tratto anche un film! Cosa che io personalmente non sapevo nemmeno! L'ho scoperto proprio leggendo la terza di copertina e la cosa mi ha incuriosita non poco, perchè solitamente questo genere di film non me li faccio scappare o come minimo mi saltano all'occhio. I guardiani della notte è un film uscito nel 2005 diretto da Timur Bekmambetov, di cui vorrei lasciarvi il trailer!
Ma passiamo al libro. Si tratta in questo caso del primo volume di una tetralogia scritta da Sergej Luk'Janenko. La storia è ambientata in una Mosca dei nostri tempi, nella quale però in mezzo ai comuni esseri umani si muovono quelli che vengono definiti gli Altri. Uomini e donne, mutantropi (in grado di trasformarsi in particolari animali), vampiri, maghi e streghe dotati di più o meno grandi capacità magiche di cui gli esseri umani non sanno proprio nulla e che fondamentalmente si dividono in due grandi gruppi: quello delle Tenebre che persegue i propri scopi personali e quello della Luce che persegue il Bene per l'umanità. Ora tra Bene e Male in realtà la differenza è davvero molto sottile e là dove potremmo pensare di vedere agire qualcuno nell'esclusivo interesse del Bene, non è detto che non si incappi in metodi che potremmo trovare molto più affini alle forze delle Tenebre. E questo romanzo non è così banale da distinguere Bene e Male nettamente, sottolinea piuttosto la sottile linea di confine che tutti noi potremmo oltrepassare nello scegliere l'uno o l'altro schieramento. Ma andiamo per ordine. Nel nostro mondo è presente quello che gli Altri definiscono il Crepuscolo. Un vero e proprio mondo parallelo al nostro, suddiviso in vari strati, che viene percepito esclusivamente dagli Altri dotati di poteri magici, che sono anche in grado di oltrepassarlo, come se si trattasse di un semplice velo. Lo fanno attraverso l'aiuto della propria ombra, ma questo Crepuscolo ha anche un problema: esso infatti è solito nutrirsi della forza vitale di coloro che lo oltrepassano, quindi è molto pericoloso e necessita una costante attenzione. Se esso si appropriasse di tutte le forze di un Altro, questo sarebbe condannato a perdersi per sempre al suo interno. Cosa che sembra essere ben peggiore della semplice morte. Quindi gli Altri si spostano tra il nostro mondo e quello del Crepuscolo ma che cosa fanno in sostanza? Sono tutti schierati per una o per l'altra fazione: Bene e Male, Luce e Tenebre nella loro eterna lotta per la supremazia. Alcuni di loro poi fanno parte di due Guardie elette con lo scopo di mantenere stabile l'equilibrio tra le forze ed evitare che una prevalga sull'altra. La Guardia della Notte è il gruppo del quale fa parte il protagonista principale di questo primo romanzo, Anton Gorodetsky. Anton è un Altro e combatte per la Luce, questa Guardia ha infatti il compito di difendere gli esseri umani dai possibili attacchi dei membri dello schieramento avversario, che a loro volta hanno costituito la Guardia della Luce. Le due Guardie si controllano a vicenda, seguendo rigide regole di comportamento che se non vengono rispettate possono comportare a varie tipologie di punizioni. La cosa più importante è l'equilibrio e nessuna violazione da parte di una o dell'altra Guardia è ammessa. E' stata infatti istituita un'apposita Inquisizione, che ha lo scopo di giudicare come in un vero e proprio tribunale, le colpe commesse dagli Altri. Ma perchè mantenere l'equilibrio? Perchè semplicemente non combattersi apertamente per sconfiggere definitivamente l'avversario? Dopotutto tra Guardie della Luce e della Notte non scorre buon sangue, anzi è l'esatto opposto. Ma il punto è che molto tempo prima, certamente molti secoli prima (ogni Altro ha una vita media decisamente lunga rispetto a quella dei semplici umani), dopo una sanguinosa battaglia venne stipulato un Patto tra le due forze. Un Patto che non va in alcun modo violato per evitare catastrofiche conseguenze. Il nostro Anton è un Guardiano della Notte e si trova nel bel mezzo di una missione, il suo compito dopotutto è quello di proteggere gli esseri umani dalle forze delle Tenebre che invece si preoccupano esclusivamente di proteggere la propria libertà personale. Anton è un personaggio che ho apprezzato, non è il solito bravo ragazzo che esegue gli ordini dei superiori ciecamente, senza farsi la minima domanda, senza farsi venire il minimo dubbio. Anton ha una propria coscienza, ha dei principi e non è detto che approvi al cento per cento l'operato del suo schieramento. Perchè per le forze della Luce sembra che la cosa più importante sia raggiungere uno scopo, uno che riguarda il bene comune per carità, ma senza preoccuparsi troppo dei mezzi o dei sacrifici da compiere per raggiungere quest'obiettivo. Si può sacrificare uno dei propri uomini, lo si può ingannare se questo potrebbe avvantaggiare la Luce nei confronti delle Tenebre? Beh si. Secondo la Guardia della Notte questo è sicuramente lecito. Anton ci crede un pò meno. Il romanzo è suddiviso in tre storie, che però si susseguono l'una all'altra con continuità. La prima si intitola Un destino speciale. Anton è stato incaricato di seguire una traccia. La traccia di un vampiro che potrebbe mietere vittime e che va fermato, perchè non ne ha affatto il permesso! Questo perchè a vampiri e mutantopri viene rilasciato un regolare permesso dalla Guardia stessa, che varia a seconda dei casi, ma che ha sempre lo stesso risultato: quello di decidere il destino di un essere umano estratto da una cattiva sorte, che essi saranno autorizzati a considerare come un legittimo pasto. Questo perchè dopotutto essi non potrebbero sopravvivere altrimenti. E meno male che perlomeno c'è una regolamentazione diremmo noi! Anche se appare più brutale pensare ad un nome che viene estratto a sorte per essere sacrificato con consapevolezza, piuttosto che un poveraccio incappato per caso nei pressi di un Altro affamato. Anton si trova in metropolitana, sulle tracce di un vampiro che non ha il permesso di nutrirsi, creato illegalmente da un altro vampiro, quando si imbatte in una giovane donna che sopra il capo porta un vero e proprio vortice di malasorte. Solitamente questi vortici vengono a crearsi quando la persona in questione viene maledetta da qualcuno, allora ella si ritrova perseguitata da una certa sfortuna più o meno forte, in base alla forza che possiede il mago che ha lanciato la maledizione. La particolarità in questo caso sta nelle dimensioni del vortice, è davvero enorme e questo significa che una volta raggiunto il suo culmine esso potrebbe provocare una catastrofe di proporzioni enormi, che coinvolgerebbe un gran numero di innocenti. Anton non può certo ignorare la cosa e prova a sventare il pericolo utilizzando un amuleto magico. Inutile dire che il risultato non è dei migliori, in più ha un altro incarico da eseguire e non può perdere tempo seguendo la ragazza in questione. Ma Anton fissa nella propria memoria la Traccia di questa ragazza, che io ho immaginato come una sorta di aurea colorata da seguire poi come una scia, lungo il percorso da essa seguito. Così per il momento Anton e la ragazza si separano, anche se lui è preoccupato per il suo destino. Il protagonista è destinato ad incrociare il cammino di un altra figura importante di questa prima vicenda, quella di un bambino di nome Egor vittima designata della vampira che la Guardia della Notte sta cercando di catturare. Ogni vampiro è in grado di lanciare un vero e proprio Richiamo, una specie di melodia che solo il destinatario può percepire è che è vischiosa come la tela di un ragno. il Richiamo ti cattura e tu devi seguirlo, non c'è altra scelta. Ma esso ti conduce inesorabilmente alla morte, perchè cosa fanno i vampiri dopotutto? Grazie al cielo non brillano al sole, ma mangiano le persone! E così c'è uno scontro, Anton riesce ad uccidere il vampiro creatore - chiamiamolo così - e a salvare la vita del piccolo Egor che scappa terrorizzato. Purtroppo la vampira illegale riesce a scappare e i Guardiani si mettono sulle sue tracce. A questo punto sembrerebbe tutto risolto, ma salta fuori che Egor non è un semplice essere umano bensì un Altro, non ancora iniziato. Questa si rivela un'ottima opportunità per la Luce, che potrebbe portare il giovane a schierarsi dalla loro parte. L'incarico viene affidato ad Anton, che in realtà preferirebbe di gran lunga tornare ad occuparsi della ragazza con il vortice. I piani del capo sono differenti e lui non può fare che obbedire. Ma non lavorerà da solo, al suo fianco ci sarà una civetta parlante di nome Olga. Che in verità non è una civetta vera e propria.. La prima storia giunge alla sua conclusione, con diversi colpi di scena che non mi sarei aspettata ed è già da questa prima storia che ho cominciato a valutare le azioni di entrambe le Guardie, con i loro pro ma anche i contro. Prosegue con la seconda che si intitola Un destino speciale, in cui seguiamo Anton mentre si da alla caccia di un Selvaggio, un Altro non iniziato che non sa nulla dell'esistenza del Patto o delle Guardie e quindi si è elevato a giustiziere delle Forze delle Tenebre. Ed infine con la terza dal titolo Strettamente Riservato, in cui alla Guardia della Notte viene concessa una meritata vacanza, anche se non tutto è quel che sembra.
Ahimè non posso dilugarmi nei dettagli, perchè in tal caso vi anticiperei davvero troppo. In ogni caso ho davvero apprezzato questa lettura, si tratta di una storia molto particolare, che fa anche riflettere sulla differenza tra Bene e Male o sulla non-differenza, perchè dopotutto in questa storia le Forze delle Tenebre si limitano ad agire con una sorta di egoismo, pensando a sè stesse e non agli altri, ma non necessariamente con la volontà di fare del male. La lettura è scorrevole e la storia avvincente, in più ci sono un sacco di colpi di scena, quindi anche quando mi aspettavo che le cose andassero in un certo modo, non potevo mai esserne del tutto sicura. In ogni caso, per quanto abbia amato personaggi come Anton o Tigrotto (un'Altra in grado di trasformarsi in una tigre), non posso che affermare di essermi schierata dalla parte della Guardia del Giorno, quindi a favore delle Tenebre. Credo che se scoprissi di essere un'Altra, finirei proprio da quel lato della barricata! Ho già letto gran parte del secondo romanzo di questa serie dedicata agli Altri, I Guardiani del Giorno e continuerò volentieri fino all'ultimo. Volete delle pecche? Beh, ci ho messo un pò di tempo a capire cosa fosse esattamente il Crepuscolo, perchè certe cose vengono spiegate solo andando avanti con la lettura e quindi mi sono apparse inizialmente un pò confuse. Ed ho saltato inevitabilmente ogni nome russo impronunciabile in cui incappavo!
Sergej Luk'Janenko, nato in Kazakistan, prima di diventare uno dei più famosi e premiati scrittori russi, ha studiato psichiatria. Ora vive a Mosca con la moglie e i suoi affezionati topi domestici. I Guardiani della Notte in Russia è diventato un libro di culto soprattutto per il pubblico giovanile. Il film che ne è stato tratto, salutato come il "nuovo inizio del cinema russo", ha polverizzato tutti i record di incasso, superando ampiamente persino Il Signore degli Anelli . Il ritorno del re. In seguito all'enorme successo, è stato distrubuito in tutto il mondo, compresa l'Italia, nell'autunno del 2005.
Buonasera lettori!!
Che razza di orari per scrivere un nuovo post, direte voi.. ma in questi giorni non sono stata un granchè bene e non sto meglio nemmeno adesso a dire la verità. Il mio caro fratellino ha ben pensato di attaccarmi il suo tremendo raffreddore, quindi mi ritrovo mezza moribonda e senza troppo sonno, pronta ad appiopparvi una nuova recensione! Effettivamente con la scusa che sono malaticcia, in questi giorni ho letto parecchio e questa sarà solo la prima di diverse recensioni che ho in mente per voi.. Ma passiamo al libro in questione: questa volta si tratta di "Vento di magia", che ho preso in prestito in biblioteca la scorsa settimana.
Una lettura leggera, una storia non troppo pretenziosa, carina sicuramente ma niente di meraviglioso a mio avviso. Una storia che tutto sommato ha del "già visto e sentito", il solito clichè del viaggio del tempo; avrei certamente avuto qualcosa da ridire sull'atteggiamento dei personaggi di tanto in tanto, ma andiamo con ordine. I protagonisti della vicenda sono due ragazzi: Kate, che sembra possedere un fascino notevole, cosa che però non viene considerato un alcun tipo di vantaggio all'interno della scuola che frequenta; la ragazza è infatti un'emarginata e viene considerata un pò strana, questo perchè gira voce che lei possa essere una strega. E diciamo pure che Kate non fa nulla per smentire la cosa, anche perchè una strega la è per davvero. E poi c'è Jarrod, un ragazzo altrettanto dotato di fascino ma incredibilmente imbranato e sfigato che si è appena trasferito in città dopo quelli che Lemony Snicket definirebbe "una serie di sfortunati eventi" che nel corso degli anni si sono abbattuti inspiegabilmente sulla sua famiglia. Kate ha un dono, così lo chiama la ragazza, è capace di compiere vari tipi di magia e di entrare nella testa delle altre persone per poterne comprendere le emozioni. E' un'empatica insomma. La madre l'ha abbandonata, probabilmente dopo aver capito quanto "strana" fosse la figlia, e del padre non sa nulla; perciò vive in compagnia della nonna, strega molto potente ed abile guaritrice, che possiede nientemeno che uno di quei negozietti da turisti, ricchi di chincaglierie magiche di tutti i gusti. Ad ogni modo, Kate e Jarrod si dividono i capitoli della storia, che vengono raccontati di volta in volta sotto il punto di vista dell'uno o dell'altra. Un particolare che personalmente non mi dispiace affatto, anche se ogni azione viene descritta al presente ed in genere non è un tempo verbale che amo molto quando leggo. Questo particolare comunque mi ha infastidita meno del previsto, di solito le storie scritte al presente mi rallentano a prescindere, ma la lettura è proseguita piuttosto velocemente. Il libro poi è anche diviso in due tempi: uno che si svolge nel presente ed uno che torna indietro fino al 1200.
Kate fin dal primo capitolo scopre che Jarrod possiede un dono, esattamente come lei. Innanzitutto ben poco educatamente, la ragazza si infila nella testa del co-protagonista, per "sondarlo" un pò. Ma scopre subito che questo è capace di bloccarla ed allo stesso tempo di rendersi conto di questo "attacco", anche se è del tutto ignaro che questo dipenda dalla magia di Kate. Jarrod alla magia non crede assolutamente e questo creerà non pochè difficoltà nel corso della storia. Comunque sia, assistiamo alla perfetta esibizione del bulletto di turno, che in ogni scuola sembra essere onnipresente e che riesce in un batter d'occhio a scatenare le ire dell'imbranato Jarrod che senza rendersene conto scatena a propria volta, grazie al suo dono, una vera e propria tempesta, che distrugge il laboratorio in cui si trovano. Jarrod si ferisce, mentre il professore se ne infischia o forse è schifato dal sangue e si preoccupa più che altro dello stato di salute della classe distrutta. Allora Kate interviene, comprendendo quanto potente possa essere Jarrod. Con la scusa di portarlo in infermieria, trascina il ragazzo che appare incapace di rendersi effettivamente conto di quel che è accaduto, fuori dalla scuola (e nessuno se ne accorge ovviamente), fino a casa sua. Ora, c'è da chiedersi come sia possibile che un professore non si accorga che una ragazzina ha appena deciso di rapire il proprio compagno di classe e di trascinarlo ferito e sanguinante chissà dove in mezzo alla foresta amazzonica! Sarà stato l'effetto del sangue probabilmente, in effetti fa un pò senso anche a me!
Ad ogni modo, Kate non perde tempo e come se fosse una cosa del tutto normale, svela il proprio segreto magico a Jarrod e da inizio a quella che definirei "opera di convincimento" che per l'appunto dovrebbe servire a far si che Jarrod comprenda di essere uno stregone. Da qui in avanti non accade niente di molto diverso: Kate parla di magia, Jarrod la prende per matta e la tiene a distanza, Kate ovviamente ci resta male dato che si è presa una cotta per lui, poi accade l'ennesima catastrofe, i due si ritrovano insieme e Kate torna all'assalto con le sue idee sulla magia ed il ciclo si ripete varie volte.. Questo fino a quando la famosa "serie di sfortunati eventi" non colpisce la famiglia del protagonista, portando Kate a convicersi che debba esserci una maledizione. Ovviamente non è facile per lei convincere l'amico che non è pronta per essere spedita in un manicomio, ma che nella sua idea ci potrebbe essere un certo fondamento di verità. Ma senza entrare troppo nel dettaglio, alla fine salta fuori che una maledizione effettivamente esiste e Jarrod viene convinto. Ora, un'altra cosa che non ho proprio capito è come questo ragazzo abbia fatto ad accettare tranquillamente l'idea di una maledizione, ma abbia comunque continuato a negare fino alla nausea la possibilità di essere dotato di poteri magici. Nonostante tutto ciò che gli capita e nonostante la prova concreta che Kate una strega lo sia sul serio.. Tra l'altro il potere di Jarrod è una figata pazzesca, controlla il tempo atmosferico con uno schiocco di dita, piacerebbe anche a me!
Comunque, in sintesi, salta fuori che per fermare la maledizione di famiglia, i due devono fare un bel salto nel tempo, approdare nel Medioevo ed uccidere lo stregone che ha dato il via al tutto! Alla fine la storia è questa ed in effetti non è che mi fossi aspettata questo gran capolavoro leggendo la trama, ma semplicemente la lettura leggera che si è rivelata essere. Perlomeno ho apprezzato il cambiamento del personaggio di Jarrod, che nel corso della vicenda ha avuto modo di maturare ed accettare la propria natura magica.
Ed eccomi di nuovo qui, con la recensione fresca fresca di uno dei libri che ho presto ieri in biblioteca. Quando una storia mi prende c'è ben poco da fare, mi ha presa e basta ed è difficile che riesca a staccarmi dalle pagine prima di aver letto l'ultima. Questa storia in particolare è parecchio scorrevole, perciò non c'è da soprendersi che lo abbia già finito!
Titolo: La città delle tenebre
Autore: Ilona Andrews
Editore: Nord
Pagine: 313
Genere: Urban fantasy
Un’altra storia di vampiri? Era quello che mi chiedevo nel momento in cui cominciavo a leggere il primo capitolo di questo romanzo. Si sa, io devo essere piuttosto masochista, perché tendo a dare una possibilità ad ogni cosa e a farmi spesso del male da sola così facendo. Ma in questo caso non sono rimasta affatto delusa, anzi! I vampiri effettivamente ci sono, ma dimenticatevi di quelle assurde fatine sberluccicose o di quegli uomini dall’infinito fascino che fanno cadere ai propri piedi ogni ragazzina nel giro di un isolato. Piuttosto pensate a delle creature davvero orrende – così come lo sarebbe un cadavere che cammina - ma anche parecchio inquietanti, che non riescono nemmeno a correre in posizione eretta, ma che strisciano di qua e di la per la città e che sono effettivamente morte in tutti i sensi, e si muovono sotto il controllo di un negromante.
“I succhiasangue non conoscevano pietà né paura, non potevano essere addestrati e non avevano personalità. Dal punto di vista dello sviluppo, erano affini agli insetti: possedevano un sistema nervoso, ma erano incapaci di formulare pensieri. Erano dominati da un’insaziabile sete di sangue e la bramosia di placarla li spingeva a massacrare chiunque si mettesse sulla loro strada.”
Nella città di Atlanta, in un futuro non ben precisato, la tecnologia sembra essere stata quasi soppiantata dalla magia. Esistono delle vere e proprie “ondate” che mettono k.o. ogni strumento tecnologico. Ed è proprio in questi momenti che le creature soprannaturali sembrano giungere al loro apice: vampiri, negromanti e mutaforma di ogni tipo. A “mantenere l’ordine” ci pensa la Gilda dei mercenari, che sembra essere un’organizzazione che entra in azione ogni qual volta la polizia normale non è in grado di svolgere il proprio compito. Ogni volta che c’entra la magia insomma. E la nostra protagonista, Kate Daniels, è una mercenaria al soldo di questa Gilda, che le affida incarichi piuttosto pericolosi, con i quali si mantiene. E’ chiaro fin da subito che Kate è una dura, che la sua vita è parecchio pericolosa e che non c’è tempo per rilassarsi. Fin dal principio di questo romanzo infatti, la ragazza viene a sapere della misteriose e tragica morte del suo mentore e amico: Greg Feldman. A farglielo sapere è un negromante di nome Ghastek che le parla attraverso il corpo morto di uno dei vampiri sotto al suo controllo. A questo punto l’unico pensiero di Kate sarà quello di scoprire chi ha ucciso il suo tutore e di conseguenza la vendetta. Da questo momento in poi la vita di Kate si trova in costante pericolo e si trova anche costretta a scendere a patti ed entrare in contatto di molte creature misteriose, come Curran, il capo branco dei mutaforma con il quale si scontrerà più di una volta. Di certo quello che non manca alla protagonista è una buona dose di sarcasmo e possiamo anche dire che non sappia proprio tenere a freno la lingua, anche quando si trova in situazioni piuttosto delicate che richiederebbero una maggiore attenzione per la propria incolumità. Ma a dire il vero è proprio questo lato della ragazza che mi è piaciuto molto e l’ha fatta velocemente rientrare tra le mie simpatie, tra i vari personaggi con i quali entra in contatto nel corso di tutta la storia. Comunque sia, trovare l’assassino di Greg non è poi così semplice come potrebbe sembrare. Salta fuori in realtà che c’è molto più di quanto non ci si potrebbe immaginare dietro all’omicidio, un vero e proprio complotto che potrebbe scatenare una guerra fra razze, tanto più che negli ultimi tempi molti vampiri e mutaforma sono stati uccisi misteriosamente e piuttosto brutalmente. C’è sicuramente moltissima azione in tutto il romanzo, Kate è una tosta per davvero e se la cava molto bene nei combattimenti, aiutata in primis dalla sua compagna fedele Slayer – che non è altro che la sua arma – ma anche dai mutaforma Curren e Derek, che io personalmente ho amato davvero molto come personaggi. Forse meno spazio è stato lasciato al romance, ma la storia non credo ne abbia risentito un granchè di questa mancanza, proprio perché è tutto un susseguirsi di avvenimenti, scontri e scoperte che non lasciano molto tempo per badarci. In ogni caso, dato che io sono assurdamente romantica e sono capace di trovare del romanticismo anche la dove non esiste per niente, non mi sono lasciata sfuggire qualche piccolo dettaglio che mi ha portata a tifare per una coppia in particolare. Ovviamente non svelerò nulla per non condizionarvi, senza contare che “La città delle tenebre” è il primo romanzo della serie dedicata a Kate Daniels, perciò tutto è ancora da vedere no? Ed effettivamente questo particolare è molto chiaro dato che il finale è assolutamente aperto. In sintesi, il mio giudizio per questo romanzo è assolutamente positivo, ogni tanto mi piace leggere qualcosa con più azione, senza contare che trovo l’idea di fondo molto interessante e sono curiosissima di sapere come la storia si evolverà e che piega prenderà prossimamente, così come sono altrettanto curiosa di poter seguire i personaggi nella loro crescita!
Ilona Andrews è lo pseudonimo scelto dai coniugi Ilona e Gordon Andrews per intraprendere insieme la carriera di scrittori. Lei è di origine russa, mentre lui è un ex militare. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, non si sono conosciuti durante una pericolosa operazione di spionaggio, bensì al college, dove frequentavano lo stesso corso di scrittura creativa. Attualmente vivono a Portland, nell'Oregon, con le due figlie.