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martedì 21 gennaio 2014

Intervista a Oreste Patrone

Carissimi,
il Riflesso del Mondo quest'oggi ospita Oreste Patrone, autore de "Il Commissario Cazzavillani" da noi recensito proprio recentemente.. ecco perché il nostro salotto letterario ha offerto all'autore una poltroncina su cui accomodarsi per fare due chiacchiere con noi.

Domanda: Ciao Oreste, benvenuto nel salotto de "Il Riflesso del Mondo" e grazie per l'entusiasmo che dimostri seguendoci giorno dopo giorno. Proprio per questo vedere un tuo libro così, su due piedi, è stato per noi una sorpresa non indifferente. Siamo curiosi: chi è veramente Oreste?

Risposta: Ciao, Isa. Grazie a voi, seguirvi è un piacere. È stata una sorpresa anche per me, ti dirò, nel senso che non mi aspettavo di sopravvivere alla procedura per l’autopubblicazione degli eBook su Amazon, e invece eccomi qui. Chi sono? Dalle undici di sera all'una, quando a casa mia dormono tutti, sono l'inventore di Cazzavillani e di altre storie; la notte, nei miei sogni, sono un sacco di cose: il miliardario, lo scrittore di libri successo, il supereroe, il supereroe miliardario che scrive libri di successo; di giorno, sono un dipendente di un Ente locale, un marito e un padre.

D: Caspita quante cose tutte insieme. Quasi come un supereroe!! Come nasce la tua passione per la scrittura?

R: Ricordo il momento preciso in cui decisi di provare a scrivere qualcosa. Era il 1994, avevo appena finito di leggere “Intensity” di Dean Koontz. Prima d'allora non ero mai stato un grande lettore, ma quel romanzo cambiò tutto: iniziai a leggere moltissimo e più leggevo, più cresceva dentro di me il desiderio di creare qualcosa che riuscisse a evocare negli altri le stesse sensazioni piacevoli. I miei primi scritti tuttavia erano di una bruttezza imbarazzante, un insulto alla parola narrativa. Compatisco chi ebbe la sfortuna di leggerli. Per fortuna credo che siano andati perduti. Tre anni fa circa mi è tornata la voglia di provarci e ho cominciato a buttare giù qualcosa. Andò meglio, non erano testi da Premio Campiello ma almeno non ti facevano venire la colite; così ho continuato e non ho più smesso.

D: Dunque ti tieni allenato, ti eserciti.. da dove trai l'ispirazione?

R: Da qualunque cosa. Per i racconti di Cazzavillani lo spunto è venuto quasi sempre da situazioni reali ("La fila alle poste" è nato così, mentre mi trovavo in fila in quell'Inferno dantesco che è l'ufficio postale), da un programma televisivo che stavo guardando ("Bones" e "Lie to me"), dai discorsi che capita di fare con chi ti sta attorno; insomma, tutto fa storia.

D: Accidenti, rischi di anticipare la mia prossima domanda... Perché nasce Evaristo Cazzavillani?

R: Il Commissario Cazzavillani nasce durante un momento di pausa da altri progetti letterari più impegnativi, un momento in cui dovevo prendere le distanze da quei progetti per non esserne fagocitato. Ero anche amareggiato per alcune cose che erano successe e decisi di staccarmi per buttarmi su qualcosa che mi permettesse di divertirmi. All'inizio furono note pubblicate su Facebook e il commissario si chiamava come me, poi mi ci sono dato con un po' più d'impegno ed è venuto il blog e da lì, l’ebook.

D: Si, ricordo bene.. il blog l'ho seguito per un bel po' e davvero, come già ti dissi all'epoca, rimasi piacevolmente colpita. Non conoscevo questo tuo lato comico. Ecco.. ma.. da dove arriva? E' qualcosa che abbiamo dentro e deve solo emergere o.. c'è chi ce l'ha e chi no?

sabato 18 gennaio 2014

"Ninno - Un'indagine del Commissario Cazzavillani" di Oreste Patrone


Carissimi,
concludiamo la settimana con una nuova recensione.. in attesa di pubblicare l'intervista ad Oreste Patrone - stiamo ultimando gli accorgimenti! - condivido il piacere di un racconto uscito il 14 gennaio 2014 e davvero delizioso.

Titolo: Ninno, un'indagine del commissario Cazzavillani

Autore: Oreste Patrone

Edizione: Amazon

Prezzo: 0.89 euro

Formato: ebook per Kindle


Trama
Siamo a Teresina a Mare, la ridente cittadina sorvegliata dal nostro Commissario.
Fa freddo, siamo a dicembre. Periodo Natalizio.
Come tante famiglie, anche il Commissario si sta preparando a trascorrere le Feste in famiglia, condividendo così il cenone dalla madre in compagnia di sorella, genero e banda scalmanata di nipoti.
Oh, idilliaco quadretto. Non fosse che tutte queste cose lui le apprezzi ben poco. Si sa, ha un suo carattere. E poca sopportazione verso la sorella e i suoi figli.
Rassegnato così all'idea di trascorrere il veglione a casa, una telefonata par essere come una salvezza: peccato che non è una sciocca scusante, ma si rivela essere qualcosa di delicato ed importante, proprio il giorno della vigilia, ed è proprio il prete che ha chiamato la polizia.

giovedì 21 novembre 2013

"Il Commissario Cazzavillani" di Oreste Patrone


Carissimi,
la tecnologia pare avermi abbandonata in questi giorni..
prima la linea telefonica poi l'adsl.. fatto sta che solo oggi, dopo ben una settimana, sono riuscita finalmente a ripristinare parte del danno tornando quindi in linea.
E lo faccio con un'enorme novità: Oreste Patrone, nostro assiduo seguace del blog e sostenitore della pagina fb, ha finalmente regalato a Noi Lettori qualcosa di particolare.

Inizialmente nato come blog che raccogliesse quindi i racconti a tema, Oreste ha realizzato in versione digitale il suo primo libro:


Titolo: Il Commissario Cazzavillani, Lo scuorno della Giustizia

Autore: Oreste Patrone

Pagine: 86

Formato: digitale, leggibile con Kindle

Editore: autoproduzione tramite Amazon

Prezzo: 0,93 euro





Evaristo Cazzavillani è Commissario di Polizia nella sua bellissima cittadina.. tutto ebbe inizio da bambino, quando sognava di diventare Sceriffo: tanto ha fatto che il nostro eroe ha ottenuto la sua stella da portare nel cassetto della scrivania in ufficio, poiché tutti sappiamo come lo sceriffo sia un titolo straniero, e non italiano.
In chiave comica e spassionata, il Commissario affronta determinate situazioni sia personali che lavorative, scontrandosi con la tecnologia, con la prassi burocratica, con il parentado e con le situazioni di vita comune che un Commissario, come ogni cittadino, si trova ad affrontare.

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