
finalmente Torino rivede il sole e come promesso ho pronta per voi una nuova recensione!
Quest’oggi vorrei parlarvi di una storia che mi ha appassionata e colpita davvero molto. Si tratta del romanzo di un’autrice italiana, che ha uno stile scorrevole e che mi ha letteralmente catturata durante la lettura. Tant’è che sono giunta alla fine di questa storia in pochissimo tempo. Ci sono certi libri, che non si possono fare a meno di divorare in un sol boccone, seppur allo stesso tempo sia sempre triste giungere alla loro conclusione.
Ad ogni modo, vi avevo già dato qualche informazione su questo libro: La sposa di Tutankhamon, di Claudia Musio.
Una storia ambientata in un periodo storico sicuramente molto affascinante. Devo ammettere di non aver mai letto un granchè che riguardi i Faraoni o l’antico Egitto. Questo non perché l’argomento non mi attragga, ma solo perché in genere tendo a soffermarmi molto spesso su ben altri periodi storici. Ho quindi affrontato questa lettura con una buona dose di curiosità in più, lo devo ammettere, non solo perché la trama mi aveva intrigata fin dal principio, ma anche perché per me si sarebbe trattato di scoprire un mondo praticamente nuovo.
E non sono rimasta delusa!
La storia ci racconta da vicino le vicissitudini che hanno costellato la vita della figlia del faraone, Ankhesenamon, proprio dal suo punto di vista. Osserviamo quindi tutto attraverso gli occhi di quella che è ancora una giovane bambina, che vive in un ambiente fatto di ricchezze e moltissimi agi, che sembra non racchiudere troppe preoccupazioni per la giovane principessa, almeno in apparenza.
La vicenda si svolge in gran parte nella città di Akhetaton, costruita dal faraone che viene considerato un eretico, in quanto ha fatto si che l’intera città seguisse una nuova religione, che avrebbe dovuto riporre ogni credo in un unico dio, Aton, abbandonando quindi le vecchie credenze. Ed è questo l’ambiente in cui cresce la nostra protagonista, così ingenua, viziata e coccolata un po’ da tutti, in questa sorta di bolla che racchiude dentro sé un mondo a parte, lontano da tutto il resto, dove nessuno sembra dover temere cambiamenti di sorta. Una sorta di terra paradisiaca, l’unica che Ankhesenamon conosca.
Eppure in qualche modo sembra che la giovane principessa debba possedere un destino particolare: a lei infatti una notte, durante il sonno, si presenterà il dio Horus che le aprirà in qualche modo gli occhi e le farà capire che quel paradiso in terra non avrà ancora vita lunga, ma che anzi, ella stessa sarà colei che potrà riportare nuovamente un equilibrio in quella terra, facendo si che l’Aton venga abbandonato e le genti tornino a credere nella vecchia religione. La lega a sé e la rende sua serva devota.