lunedì 22 aprile 2013

In Viaggio per Volterra

Il Gusto dell'Arte e della Buona Tavola
di Chiara Gallo


Situata su un’altura in mezzo alla campagna pisana, questo paesino di origine etrusca, si erge circondato da un’antichissima cinta muraria, le cui austere porte fanno da guardiani. Con la sua atmosfera tipicamente medievale, offre a chi la visita il ricordo di un’epoca passata e tuttavia ancora presente nella vita e nelle attività dei suoi abitanti.
Si tratta di un mondo a sé. Qui non si sente l’invasione turistica che ci si aspetterebbe. Tutto è molto tranquillo, sereno e rappresentante di quell’Italia romantica che tanto ci fa sognare!
Se poi si è complici di una splendida giornata primaverile, la vista che si apre agli occhi è unica, semplicemente. In una gamma di colori dal verde più chiaro a quello più scuro, ecco che ci appare la meravigliosa campagna toscana!  
All’interno del paese si impone, senza dubbio, il Palazzo dei Priori, datato 1208 e luogo in cui tra l’altro è stato girata una scena del noto film Twilight, tratto dalla serie di Stephenie Meyer. E proprio in un ristorante del centro storico in cui ha pranzato la famosa scrittrice, che si possono assaporare i piatti tipici della tradizione: pici con cacio e pepe, pappardelle al ragù di cinghiale, arista al forno, trippa alla volterrana e molti altri, il tutto accompagnato da vini pregiati come il Chianti, il Sangiovese, o il San Giminiano.
Ristorati da un pasto di “modeste porzioni”, non resta che ripercorrere le strette viuzze popolate da commercianti di pelle e di alabastro, per giungere a Palazzo Minucci, sede della Pinacoteca e dell’Ecomuseo dell’alabastro.
Oltre ad una rispettosa collezione di opere del ‘400/500, l’edificio conserva il rivoluzionario quadro del Rosso Fiorentino, La deposizione dalla croce. L’umanità quasi manierista che traspare da questa tela è sicuramente il motivo dell’enorme successo riscontrato nei secoli.
Purtroppo un po’ meno nota è la secolare tradizione cittadina cui è dedicato l’ecomuseo, quella dell’alabastro. Un mestiere che si sta inesorabilmente estinguendo, ma di cui i volterriani vanno sempre molto fieri. Questa pietra tipica della zona subisce una lavorazione talmente fine da essere spesso scambiata per marmo, e attraverso cui si creano dei pregevoli capolavori di artigianato, da sempre diffusi in tutto il mondo!
Insomma…arte, storia, paesaggi mozzafiato e buona tavola! Direi che sono ottimi incentivi per una visita fuori dall’ordinario, magari su una vespa 50, in vero italian style!

2 commenti:

  1. Si, Volterra è una città magnifica immersa nel verde. Merita anche soltanto per la strada percossa ad arrivarci, vero?

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