mercoledì 14 novembre 2012

La storia infinita, Michael Ende

Buongiorno a tutti!
Eccomi qui con una nuova recensione, di un libro che mi sta particolarmente a cuore. Questo perchè mi ricorda di quando ero bambina e tutto sommato è sempre piacevole fare un salto nel passato! Sono sempre stata consapevole che prima o poi lo avrei finalmente letto, anche se ci ho messo parecchio. Ma i libri che vorrei leggere sono così tanti che è molto più probabile che non ne troverò mai davvero il tempo diciamocelo!
Comunque sia, quando si parla della Storia Infinita, penso che tutti o perlomeno la maggior parte di noi, pensino anche al suo riadattamento cinematografico. Un film fantastico del 1984, quando non ero ancora nemmeno nata, diretto dal regista Wolfgang Petersen. Che ha avuto tra l'altro anche due seguiti: La storia infinita 2 e La storia infinita 3, rispettivamente del 1990 e del 1994.
Quando lo vidi alla televisione, ero solo una bambina, ma ricordo che mi colpì molto piacevolmente. Mi sono sempre sentita attratta dalle storie di fantasia e questa storia è ambientata in un luogo che la fantasia la contiene nel nome stesso, perciò! Ancora oggi quando ascolto la colonna sonora, non posso fare a meno di tornare indietro alla mia infanzia. Ricordo che al tempo mi era rimasta impressa soprattutto la scena in cui Atreiu ed il suo fidato cavallino, Artax, si trovano nelle Paludi della Tristezza ed il povero animale viene letteralmente inghiottito da esse. Una tristezza infinita!
Ad ogni modo, ciò che mi piace molto di questa storia è l'idea in sè che il protagonista abbia avuto la possibilità di entrare all'interno di essa, per farne parte e lasciare ad essa un segno di sè. Io ricordo bene una citazione che trovai all'interno di un altro libro, la trilogia Cuore d'Inchiostro della
Funke, mi sembra che si trovasse all'inizio di uno dei capitoli, ed era:


"Sai qual è il desiderio più grande quando si ama così tanto un libro? Uno vuole entrarci"
 
E ritengo questa un'assoluta verità. Non so voi, ma a me è capitato spessissimo di pensare a quanto mi sarebbe piaciuto far parte di una storia che mi ha lasciato moltissimo. Perchè ogni storia che leggo, a modo suo, mi lascia un pezzetto di sè e si fa ricordare per qualcosa. E cosa accade in questo libro, così come nella trilogia della Funke tra l'altro, se non esattamente questo?
Bastiano è il protagonista della vicenda, insieme a molte altre creature fantastiche. Lui è un ragazzino comune, imbranato, cicciottello, deriso dai propri compagni di classe, con pochissima fiducia in sè stesso e per niente coraggioso. Non ha nemmeno un particolare rapporto con il padre e viene spesso preso di mira dai bulletti della scuola. Ma Bastiano ha di fronte a sè una grande opportunità.. tutto comincia in una libreria, il cui proprietario è tremendamente scorbutico ed afferma di non sopportare affatto i ragazzini. Ma in questa libreria Bastiano trova la porta che lo trascinerà in un altro mondo e che darà vita alla sua personale avventura, quello che lo cambierà profondamente e gli insegnerà molte cose importanti.
Trova questo grande libro in pelle, dal titolo La storia infinita e preso da un impulso più forte di lui, lo ruba e si rifugia nella soffitta della scuola.Si rende perfettamente conto della gravità della propria azione e capisce che non potrà tornare a casa perchè le conseguenze potrebbero essere gravi. Ma nonostante questo, lui comincia a leggere e si rifugia così all'interno di un mondo composto da innumerevoli creature tutte diverse fra loro. Mentre i compagni seguono le lezioni e le ore trascorrono lentamente, Bastiano nel suo nascondiglio si immerge totalmente nella lettura, facendosi coinvolgere dalla storia, che lo rende inevitabilmente partecipe. A Fantasia, il luogo magico dove la storia è ambientata, incontriamo un gruppetto di particolari creature che si dirigono tutte verso lo stesso luogo. Un Fuoco Fatuo, un Mordipietra, un Incubino ed un Minuscolino, hanno lasciato le proprie dimore per raggiungere la Torre d'Avorio, sede dell'Infanta Imperatrice, che rappresenta Fantasia stessa e tutto ciò che contiene. Questo perchè ella è malata e sta morendo e con essa l'intera Fantasia rischia di finire inghiottita dal Nulla.
Nessuno sa quale tipo di malattia abbia colpito l'Imperatrice, quel che è chiaro è che qualcuno dovrebbe fare qualcosa per salvarla. E proprio per questa  ardua missione, viene convocato un bambino: Atreiu. Il protagonista di questa storia nella storia quindi, sembra essere proprio questo ragazzino, che proviene dal Mare Erboso dietro le Montagne d'Argento. E' un Pelleverde, un cacciatore ed è a lui che l'Imperatrice affida l'Auryn, un medaglione che conferisce a chiunque lo porti capacità misteriose, che è anche segno distintivo di chiunque agisca in suo nome. La missione di Atreiu è chiara, seppur molto complicata: deve trovare una cura alla malattia della sua Imperatrice prima che sia troppo tardi. Ed Atreiu parte, lasciandosi alle spalle tutto e tutti, consapevole di
quando sarà difficile compiere il proprio destino.
Da questo momento in poi hanno inizio le sue avventure in Fantasia, mentre il Nulla continua a divorare pezzo dopo pezzo quel Regno magico ed i suoi abitanti. Incontrerà molte difficoltà, affronterà pericoli immensi e troverà anche degli aiuti preziosi, ma alla fine porterà a termine il proprio incarico. Sembra infatti, che per salvare l'Imperatrice, ci sia bisogno dell'aiuto di un figlio degli uomini, che ad ella doni un nuovo nome. E' proprio il nuovo nome la cura! Ed in qualche modo, Bastiano, dall'alto della sua soffitta, comincia a sentirsi coinvolto nella storia.. egli infatti saprebbe quale nome dare alla ragazza, ma certamente non si aspetta che questo compito spetti proprio a lui che non è altro che un lettore.
L'imperatrice invece sa già che sarà proprio Bastiano il Salvatore e tenta di richiamarlo all'interno della storia, finchè il ragazzino non è costretto a cedere all'evidenza. Così anche Bastiano vive la propria avventura e donato un nuovo nome all'Imperatrice, da nuova vita a tutta Fantasia, grazie all'aiuto di Auryn. Segue la Via dei Desideri e fa letteralmente tutto ciò che più desidera... Il suo sarà un cammino che lo poertà inevitabilmente a perdere se stesso, visto che ogni desiderio lo priva dei suoi preziosi ricordi, ma che fortunamente avrà un lieto fine grazie all'aiuto di Atreiu e del Drago della fortuna, Fucur.
E' una storia deliziosa, piena di avventure, amicizia e coraggio e che porta Bastiano a comprendere che non vi è alcun bisogno di usare la magia per cambiare se stesso in qualche cosa di migliore, ma che la crescita deve avvenire semplicemente dentro di lui, che poi è anche la cosa più difficile.  Una storia per bambini, ma a mio avviso anche per i più grandi. Che si fa leggere volentieri. Ogni capitolo è preceduto da una lettera dell'alfabeto, così partiamo dalla A ed arriviamo alla Z. Sicuramente una delle storie più belle che abbia mai letto.

Michael Ende (1929-1995), figlio del pittore surrealista Edgar, ha lavorato a lungo nel mondo dello spettacolo in veste di critico, attore e regista di teatro. Con La storia infinita, ha ottenuto un immenso successo internazionale. Tra le sue altre opere, si ricordano: Lo specchio nello specchio, La prigione delle libertà, La notte dei desideri, Momo, Le avventure di Jim Bottone, Il segreto di Lena.

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