lunedì 17 dicembre 2012

Dal libro di poesie "Prima che Nevichi"

Ascolta, padre mio,
non voglio più altre primavere!
Allontana da me questo aprile,
poiché hanno ucciso tutti i miei colori.....
Mi deridono i fiori nuovi del ramo del melo
mi scherniscono il pesco e il susino....
E il sambuco, al salir dell'erta.
Il bosco non è più il mio:
ho appeso ogni mia parola al muro dell'edera.
Non voglio più cantare....
La mia voce è roca e sgraziata, come una vecchia gazza
L'inverno si è impresso indelebile, quella sera di febbraio.
E' lì che soggiace la mia colpa
E' lì che egli grida la sua offesa
Dei suoi occhi neri, non resta che il cupo ricordo
tra i lumi e le lucerne di un dissacrato silenzio...
Della sua accusa, crudele e senza indulgenza
non rimane nemmeno l'ammenda della pietà.

                                                                                          
                                                               Antonella Griseri
 
  

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