lunedì 19 novembre 2012

Unwind - La divisione, Neal Shusterman

Buongiorno lettori, eccomi qui con una nuova recensione di un libro che ho finito di leggere proprio poche ore fa. Una lettura che rientra con prepotenza tra quelle che mi hanno colpita e che rileggerei con piacere. Si tratta di uno degli ultimi libri che ho trovato in biblioteca: Unwind, la divisione di Neal Shusterman.

Ci troviamo in un futuro non precisato, ci basti pensare che gli attuali i-pod vengono considerati oggetti da antiquariato. La società ha conosciuto una nuova grande guerra, quella chiamata "Guerra Morale". Le parti schierate erano due: gli abortisti da una parte e gli anti-abortisti dall'altra. Si trattò di un conflitto lungo e sanguinoso, combattutto per un'inica questione, quella dell'aborto per l'appunto. Per mettere fine a tale guerra, passarono una serie di emendamenti costituzionali noti come la Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista che quello antiabortista.
Ma in cosa consiste questa legge? Beh, essa stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni. Non è quindi permesso abortire, ogni donna dovrà avere il proprio bambino, che però potrà essere "lasciato alla cicogna" - praticamente abbandonato fuori dalla porta di casa di un perfetto sconosciuto perchè una nuova famiglia se ne prenda cura, questo a meno che la madre non venga colta sul fatto.
Fra i tredici ed i diciotti anni però, questa legge permette ai genitori di decidere se "abortire" in modo retroattivo, a condizione che la vita dell'adolescente non finisca.
Come può essere possibile una cosa del genere? Semplicemente grazie alla "divisione". Il processo tramite cui un ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto in vita. Una procedura normalissima nella società in cui si sviluppa la vicenda. Ma in cosa consiste effettivamente questa divisione?
In pratica ogni genitore ha la possibilità di firmare un documento, tra i 13 ed i 18 anni del figlio, con il quale affidare la vita di quest'ultimo nelle mani dello Stato. Con una semplice firma, ogni genitore può permettere che il proprio bambino venga letteralmente diviso in innumerevoli pezzi per far si che i suoi organi vengano trapiantati ad altre persone.
Avete forse bisogno di un rene? Di un polmone o di un braccio? Non c'è più alcun problema: in questa società non vi è carenza di organi di qualunque genere, quando ci sono centinaia di giovani ragazzi e ragazze che vengono divisi per continuare a "vivere" sotto altre forme, come parte di altre persone. Sempre che questa possa davvero essere chiamata "vita".
Ecco come sono costretti a vivere i nostri protagonisti. In una società dell'orrore, nella quale un genitore prende seriamente in considerazione di trasformare il proprio bambino in un "dividendo", spedirlo in un Campo di raccolta e lasciare che esso venga smembrato.
Ma chi sono questi dividendi? Pare che ci siano molti motivi per cui una famiglia possa decidere di firmare i documenti che cambieranno la vita del proprio figlio. C'è chi probabilmente se ne vuole sbarazzare e basta, altri che dei genitori non li hanno affatto e vengono giudicati immeritevoli di continuare a vivere una vita tutti interi, dagli orfanotrofi in cui vivono; altri ancora hanno compiuto azioni mal giudicate dalla società e poi ci sono le Decime.
Ragazzi e ragazze che fin dalla nascita sono destinate ad essere divise una volta compiuti i 13 anni, che convivono con un tale destino di fronte a sè e vengono convinti che esso non sia altro che un modo per dimostrarsi superiori agli altri, un compito affidato loro da Dio stesso. Una fazione questa
che io ho trovato assolutamente ridicola ed inconcepibile, come tutta l'idea della divisione.
E così veniamo ai nostri tre protagonisti. Ogni capitolo di questo libro è visto dal punto di vista di qualcuno, in particolare dei protagonisti, ma di tanto in tanto anche di quello di altre persone con le quali hanno a che fare. E' scritto al presente, cosa che effettivamente mi disturba in genere, ma che in questo caso non ha avuto un grande peso nel mio giudizio. La storia si è rivelata troppo avvicente perchè badassi ad un tale particolare.
Se non fosse per il fatto che tutti e tre i ragazzi sono stati destinati alla divisione, dubito che persone immerse in una vita tanto differente l'una dall'altra si sarebbero mai potute incrociare.
Inizia tutto con Connor, un ragazzo problematico e dalla rissa facile, che scopre per puro caso i documenti firmati dai genitori che danno il loro consenso alla sua divisione.
Posso immaginare quale shock possa provare un ragazzo di appena 16 anni nello scoprire che la propria famiglia non lo ama abbastanza e che è disposta a sacrificare la sua vita. Mi sono chiesta che tipo di persone effettivamente potessero essere questi Lassiter, che programmano un viaggio alle
Bahamas per il giorno successivo in cui il figlio sarà prelevato per essere portato in un Campo di raccolta. Un luogo dove vengono portati tutti i dividendi, in attesa continua giorno dopo giorno, che tocchi a loro essere divisi.
Ma Connor non è pronto ad accettare il proprio destino e dalla sua ha un vantaggio non da poco: sa ciò che lo attende ed ha quindi una possibilità in più rispetto a molti altri ignari del proprio destino. Lui può scappare. Ed è quello che fa: Connor fugge, nel cuore della notte, con la speranza di farcela.
Ma la sua fuga sembra essere destinata ad avere ben poca durata. Un dettaglio sciocco, come un cellurare acceso, permette alla squadra di recupero di localizzarlo ed allora a Connor quella sembra la fine. Ma in realtà non è altro che l'inizio. Il ragazzo tenta il tutto per tutto ed inizia a correre.
Mentre Connor fugge nel bel mezzo di un'autostrada e provoca un incidente a catena, ecco che la sua vita si intreccia a quelle di altre due persone: altre due vittime di quella dura società.
Conosciamo Risa, una ragazza senza famiglia, che ha vissuto i suoi 15 anni in un Orfanotrofio Statale, che non può dire di aver alcun legame in particolare se non quello con il suo maestro di pianoforte. Perchè Risa è un'abile musicista ed è una brava ragazza, intelligente, con un ottimo futuro di fronte a sè. Certamente non si aspetta ciò che la attende. Viene informata improvvisamente che per tutti lei ha già raggiunto il suo massimo. Che nessuno ha altre aspettative da parte sua, viene messa in dubbio la sua utilità in questo mondo e le viene comunicato il suo destino: Risa verrà divisa.
Perchè, chiede? Perchè una ragazza come lei merita un destino come quello? L'orfanotrofio è troppo affollato, c'è bisogno di far pulizia. C'è bisogno di liberarsi di chi è di troppo.
Anche in questo caso, degli adulti si sentono in dovere di decidere del destino di una ragazza con un intero futuro di fronte e chissà quante possibilità. Risolvono un problema con l'ennesima firma, incuranti del fatto che hanno firmato la sua condanna a morte.
Risa si trova su di un pullman, dove con lei vi sono altri dividendi. Un pullman che la sta trasportando verso la sua ultima destinazione. Si trova su quell'autobus nel momento in cui un disperato Connor tenta il tutto per tutto. E così l'autista sbanda, per non investire quel ragazzino apparso in mezzo alla strada.
E Risa si trova di fronte ad una scelta: la fuga. La coglie al volo e scappa a propria volta. Mentre la squadra di recupero spara proiettili soporiferi.
Ed infine incontriamo Lev. Lui non è un semplice dividendo, lui fa parte di una famiglia molto ricca. Una famiglia molto legata alla fede in Dio. Lev ha persino un pastore che lo segue in tutto e per tutto. E la sua famiglia ha organizzato una festa pazzesca, nella quale lui è il protagonista indiscusso.
Perchè Lev fin dalla nascita è una Decima. Destinato quindi alla divisione. Ed ora Lev ha 13 anni ed è consapevole di cosa questo voglia dire. Lev è sconcertante, ma è semplicemente il frutto del lavaggio del cervello che ha operato per anni su di lui, una società che trova giusta la divisione.
Lui è convinto di agire per un bene superiore, lui accetta il proprio destino ed è lieto di andare incontro alla morte. Perchè lui sa che è ciò che desidera Dio per lui, sa di essere nato per questo e questo solamente.
La sua famiglia è sconvolgente come tutte le altre, come l'intera società. Nessuno sembra accorgersi della brutalità di una tale pratica, sono tutti così indifferenti da far venire i brividi.
Lev si trova su di un'auto lussuosa e sta andando incontro al proprio destino. E' quello che sta facendo mentre Connor scappa, mentre l'autobus nel quale si trova Risa sbanda. Ed anche l'auto in cui si trova, deve frenare di colpo, di fronte a Connor. Un ragazzo disperato che è conscio di essere disposto a fare di tutto per salvarsi la vita. Non ci pensa due volte, il finestrino è aperto e così Connor riesce ad aprire la portiera dell'auto e "rapisce" letteralmente Lev.
Lev, che potrebbe prendere questo come un qualche tipo di segno, ma che compie la scelta sbagliata. Lev, che cerca di liberarsi dalla presa di quello che a lui appare come un pazzo rapitore, ma che diventerà il suo salvatore. La Decima viene colpita da uno dei dardi soporiferi e fila nel mondo dei sogni. E Connor non ha cuore di abbandonarlo,
Connor ha capito quale sarà il destino di quel ragazzino di appena 13 anni. E così lo salva e lo trascina con sè nel bosco, seguendo la scia già lasciata da Risa in precedenza.
Ed è così che tre ragazzini tanto differenti tra loro per carattere, stile di vita e condizione sociale, si ritrovano uniti dallo stesso ingiusto destino, tutti decisi a salvarsi. E così seguiamo la loro fuga, vissuta nella paura costante di essere ritrovati e divisi per davvero, fino a quando non incontrano qualcuno che per fortuna ha compreso quanto tutto questo sia orribile. Persone decise a salvare dividendi e a donare loro la libertà ed il diritto alla vita. Anche se troppo poche.
Il loro cammino ha inizio da questo punto, nel momento in cui inizia la loro lotta per la sopravvivenza, ma anche una lotta più grande. Quella che accomuna centinaia di adolescenti nella loro stessa condizione, che sperano di veder abolita una legge che li priva del diritto alla vita e di cambiare qualcosa in una società cieca ed abietta, incapace di provare pietà, che non fa altro che seguire un concetto come una gran massa di pecoroni. Ed è un piccolo passo verso il cambiamento, che Connor, Risa e Lev, insieme a tutti gli altri, riescono ad ottenere. Un piccolo passo che potrebbe portare al cambiamento totale per una vita più giusta.

Questo libro mi ha colpita moltissimo. La Legge sulla Vita mi ha semplicemente lasciata basita, l'idea che un'intera società possa accettare una possibilità del genere e metterla in atto nella totale indifferenza, come se si trattasse di andare a far la spesa, è assolutamente sconvolgente. Shusterman mi ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine.
Ha fatto si che mi affezionassi ai protagonisti e sperassi per loro fino all'ultimo capitolo. Tre ragazzini che pagina dopo pagina sono cambiati, sono cresciuti e sono riusciti persino a passare sopra alle colpe delle proprie famiglie. Tre ragazzi che non hanno fatto altro che cercare di salvarsi la vita e come loro, tanti altri. C'è un capito in particolare che mi ha colpita molto, ed è il capitolo in cui un ragazzo viene diviso. Mi ha fatto un certo effetto leggere quelle poche pagine e sono rimasta sconvolta dalla crudeltà dei medici che si sono occupati di smantellare letteralmente pezzo dopo pezzo, quella che non era altro che una vita umana. Il ragazzo è sempre stato cosciente, seppur si fossero preoccupati di far si che non sentisse dolore. Ed ho assistito al suo annientamento, pezzo dopo pezzo; mentre i medici che lo dividevano parlavano di cose sciocche come una partita di football, nell'indifferenza più totale, con una tale insensibilità da avermi lasiata a bocca aperta.
Questa è una storia che ti lascia qualcosa e che ti fa riflettere. E tutto sommato non è nemmeno una storia così priva di reltà, nemmeno troppo lontana da una possibilità concreta se ci si sta a pensare. E forse questo è anche peggio.

Neal Shusterman, sceneggiatore per cinema e televisione e pluripremiato scrittore, vive negli Stati Uniti con la moglie e i figli. Nella stessa collana di Unwind è già stato pubblicato un altro titolo, Everlost.

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