domenica 14 ottobre 2012

SECONDO INCONTRO SALOTTO LETTERARIO




GRAZIE ALLA VITA

Grazie alla vita che m'ha dato tanto:
m'ha dato due stelle che quando le apro,
io vedo e distinguo il nero dal bianco
e nell'alto cielo il fondo stellato
e in mezzo alla folla l'uomo che io amo.
grazie alla vita che m'ha dato tanto:
m'ha dato il suono e l'abecedario,
come le parole che penso e che proclamo:
figlio,madre,amico e cammino chiaro,
e la dolce voce di colui che amo.

Grazie alla vita che m'ha dato tanto:
m'ha dato la marcia dei miei piedi stanchi;
con essi ho varcato pozzanghere e spiagge,
citta' e deserti,montagne e pianure
e la strada tua,la casa,il cortile.
Grazie alla vita che m'ha dato tanto:
m'ha dato il cuore che vuole fuggire
quando guardo il frutto della mente umana,
quando guardo il bene lontano dal male,
quando vedo dentro il suo sguardo chiaro.

Grazie alla vita che m'ha dato tanto:
m'ha dato il riso e m'ha dato il pianto;
cosi' io distinguo la pena e la gioia,
i due elementi che fanno il mio canto
e il canto di tutti,il mio stesso canto.

Violeta Parra

Il treno del salotto letterario prosegue e questa volta si ferma dinnanzi la vita di Violeta Parra.
Non voglio dilungarmi troppo sulla sua biografia, vi darò semplicemente qualche cenno:
nasce il 4 ottobre 1917 a San Carlos, in una famiglia numerosa. La grande difficoltà economica in cui versavano fa sì che lei ed i suoi fratelli si esibissero per le strade e nei locali suonando musica folcloristica che ripercorre le tradizioni del suo paese.
Nel 1937 sposa Cerceda e da questo matrimonio nascono Angel e Isabel.
Intanto il viaggio attraverso le tradizioni e gli usi del suo territorio, prosegue e quello che era iniziato per caso diventa una vera e propria passione.
Nel 1949 si sposa nuovamente e da questa nuova unione nascono Luisa e Rosita Clara.
Violeta, in quegli anni, inizia a lavorare in radio e comincia a girare il paese esportando le canzoni della tradizione popolare.
Nel 1966 registra il suo primo disco e viaggia prima in Bolivia poi in Cile portando le canzoni da lei composte.
Tuttavia lentamente si ammala e la depressione la condurrà inevitabilmente alla morte avvenuta il 5 febbraio 1967 per propria mano.

Se ricordate bene, il primo incontro del Salotto Letterario era dedicato alla poetessa Alda Merini, che nonostante le pene subite in manicomio e dal marito aveva trovato la forza di vivere e di scrivere.
Possiamo quindi notare una grande somiglianza in tal senso tra queste due figure: nonostante le condizioni difficili nessuna delle due ha perso mai la voglia di scrivere, anzi usavano questa passione per sfogarsi ed evadere la vita difficile.
Le poesie e le canzoni di Violeta Parra toccano i cuori di ogni persona e sono talmente profonde da aver fatto il giro del mondo, entrando nelle nostre case lontane infiniti chilometri da San Carlos.      

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