lunedì 24 settembre 2012

Il segno del potere, Robin D. Owens

"Di fronte al crollo delle barriere magiche che proteggono il loro mondo e all’invasione di terribili mostri, i Marescialli di Lladrana, custodi del Potere e del Sapere, sono costretti a unire le proprie forze per evocare con il loro canto un salvatore della Terra Esotica…"

Una trama molto semplice, che però si presenta abbastanza bene, per una lettura piuttosto leggera e non troppo pretenziosa.
Ci troviamo a Lladrana, una terra ricca di magia, nella quale il Potere si manifesta attraverso la musica ed i canti. C’imbattiamo nel Maresciallo di Spada Thealia che si muove all’interno di un castello che poi sarà lo scenario principale di quasi tutta la storia. Un gruppo di uomini e donne discutono della possibilità di effettuare un Canto, con il quale richiamare un Salvatore dotato di abbastanza potere magico per salvare la loro terra, minacciata da un gran numero di orribili creature. Un uomo od una donna quindi, capace di ristabilire le barriere magiche poste ai confini della Terra che permettono loro di tenere lontani i mostri.
Fin qui tutto bene, un inizio interessante. Fin dal principio veniamo a conoscenza di quello che poi sarà nel corso della storia, l’eterno antagonista della protagonista, un Maresciallo di nome Reynardus, il classico uomo pieno di sé, diffidente di tutto e tutti e convinto fino alla nausea di essere l’unico ad avere ragione. Il suo ruolo di disturbatore gli riesce piuttosto bene tra l’altro. Si dimostra fin dal principio contrario all’idea di affidare la salvezza di Lladrana nelle mani di un uomo od una donna, evocati da un altro mondo a loro del tutto sconosciuto. Non crede che questa possa essere la soluzione, come fanno invece gran parte degli altri personaggi, ma nonostante la sua dura opposizione, viene beatamente ignorato ed il Canto viene effettuato.
Ma chi sono questi Marescialli? Pare che la società a Lladrana, si basi su una chiara gerarchia che vede raggiungere i posti più alti ed il conseguente prestigio e ricchezza annessi, proprio da queste figure. Uomini e donne dotati di molta magia, ma soprattutto dei combattenti, che difendono la città anche a costo della propria vita. Solitamente li ritroviamo suddivisi in coppie, un uomo ed una donna uniti da un profondo legame, che sono a loro volta suddivisi in “Scudi” e “Spade”, il cui significato sta nei termini in sé. Lo Scudo all’interno della coppia ha infatti il compito di proteggere la sua Spada. Oltre ai Marescialli di Spada, troviamo anche figure come i Chevalier, che sembrano essere dei cavalieri che combattono per qualcuno, ma che possono essere anche del tutto indipendenti; Maghi e Maghe, un Chiostro con i rispettivi rappresentanti ed una Cantrice che pare trovarsi al vertice di quest’ultimo. Certamente la società è stata ben definita, anche se io ho trovato il gran numero di posizioni e gradi, un po’ troppo caotico. Ad un certo punto, messa di fronte ad un sacco di personaggi differenti, mi sono leggermente persa.
Dall’altra parte abbiamo la vera e propria protagonista, una giovane avvocatessa di Denver di nome Alexa Fitzwalter che si trova una notte a vagare fra le montagne innevate del Colorado, attirata da una musica misteriosa. Si tratta infatti del Canto dei Marescialli, che dal loro mondo creano un varco che raggiunge quello di Alexa, ovvero la Terra così come la conosciamo noi, per portarla a Lladrana. L’arrivo di Alexa in questa terra è abbastanza traumatico: c’è chi diffida di lei e quindi non è certamente accolta nel migliore dei modi, non riesce a comprendere una sola parola di ciò che i Marescialli le dicono, ma si ritrova anche costretta ad affrontare una serie di prove molto pericolose per dimostrare a tutti di essere la Salvatrice di cui parla una profezia!
Da questo punto in poi la mia attenzione è andata purtroppo scemando, non perché la storia in sé non fosse interessante, anzi ero partita con i propositi migliori di questo mondo, ma semplicemente perché la narrazione è a mio avviso un po’ troppo lenta. Ci si sofferma un’eternità di tempo su Alexa ed il suo ambientamento in questo mondo magico, anche se stranamente riesce a padroneggiare la magia con estrema facilità fin dal principio. Ho atteso pagina dopo pagina che qualcosa accadesse.. che questi terribili mostri invadessero la città e dessero inizio ad una battaglia, ma niente!
Alexa ha sostenuto le sue prove ed è diventata Maresciallo nel giro di poche pagine e non ha fatto altro che pensare a quanto avrebbe desiderato avere una casa tutta sua e di potersi quindi integrare a Lladrana il prima possibile. La prima metà del libro non dice molto più di questo e l’unico personaggio abbastanza divertente mi è parso quello di una simpatica e piccola mutaforma di nome Sinafin, che ha legato con la protagonista e l’ha aiutata nel corso della storia.
Ma passiamo alla seconda metà.. questa personalmente l’ho trovata ancora più deludente ed altrettanto lenta. Sembra che lo scopo principale dei Lladrani sia quello di far accoppiare Alexa così da farle avere un legame abbastanza forte che la tenga ancorata a quella terra. C’è infatti il pericolo che un “Sussulto”, così lo chiama la protagonista, la riporti nel proprio mondo d’origine strappandola a Lladrana. Ovviamente Alexa non è particolarmente attirata dall’idea di doversi scegliere un compagno per la vita su due piedi e si rifiuta fin dal principio di sottoporsi a questo rituale.
Ovviamente il suo destino non sarà quello di restare una zitella a vita.. è abbastanza scontato pensare che un uomo alla fin fine se lo troverà, anche se non vi dirò di chi si tratta per non fare spoiler. Il vero problema è che da quando Alexa e questo aitante, bellissimo, affascinante e via dicendo.. uomo s’incontrano e s’innamorano, non fanno altro che fare l’amore. Il che è anche comprensibile dato che di fascino “Mr Aitante”, ne possiede a palate, ma per me ad un certo punto è diventato anche abbastanza estenuante.. Insomma, io ancora attendevo una battaglia e questi ogni due pagine si ritrovavano a letto assieme! Sicuramente costui è l’uomo che ogni donna sogna, almeno sotto le lenzuola!
Ad ogni modo, la battaglia alla fine c’è per davvero.. nell’ultimissimo capitolo e consta esattamente di quattro pagine, una vera tristezza.

In definitiva, devo ammettere di essere rimasta abbastanza delusa da una lettura che mi aspettavo più appassionante, è anche vero che non si tratta di un fantasy pretenzioso, ma di un romanzo che definirei più una lettura leggera e che può anche piacere per carità. Probabilmente mi ero fatta troppe aspettative fin dal principio e quindi la colpa è anche mia!


Robin D. Owens è nata e cresciuta in Colorado, ha iniziato a scrivere giovanissima cimentandosi prima nei mistery, passando poi alla narrativa storica, per approdare infine alla letteratura fantasy. Il segno del potere è il primo romanzo della serie dedicata al Magico Mondo di Lladrana. 
La serie Summoning comprende in totale cinque volumi:
1 - Guardian of Honor
2 - Sorceress Of Faith
3 - Protector Of The Flight
4 - Keepers Of The Flame
5 - Echoes in the Dark

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