martedì 7 maggio 2013

La sposa di Tutankhamon, Claudia Musio




Buongiorno lettori,
finalmente Torino rivede il sole e come promesso ho pronta per voi una nuova recensione!
Quest’oggi vorrei parlarvi di una storia che mi ha appassionata e colpita davvero molto. Si tratta del romanzo di un’autrice italiana, che ha uno stile scorrevole e che mi ha letteralmente catturata durante la lettura. Tant’è che sono giunta alla fine di questa storia in pochissimo tempo. Ci sono certi libri, che non si possono fare a meno di divorare in un sol boccone, seppur allo stesso tempo sia sempre triste giungere alla loro conclusione.
Ad ogni modo, vi avevo già dato qualche informazione su questo libro: La sposa di Tutankhamon, di Claudia Musio.

Una storia ambientata in un periodo storico sicuramente molto affascinante. Devo ammettere di non aver mai letto un granchè che riguardi i Faraoni o l’antico Egitto. Questo non perché l’argomento non mi attragga, ma solo perché in genere tendo a soffermarmi molto spesso su ben altri periodi storici. Ho quindi affrontato questa lettura con una buona dose di curiosità in più, lo devo ammettere, non solo perché la trama mi aveva intrigata fin dal principio, ma anche perché per me si sarebbe trattato di scoprire un mondo praticamente nuovo.
E non sono rimasta delusa!
La storia ci racconta da vicino le vicissitudini che hanno costellato la vita della figlia del faraone, Ankhesenamon, proprio dal suo punto di vista. Osserviamo quindi tutto attraverso gli occhi di quella che è ancora una giovane bambina, che vive in un ambiente fatto di ricchezze e moltissimi agi, che sembra non racchiudere troppe preoccupazioni per la giovane principessa, almeno in apparenza.
La vicenda si svolge in gran parte nella città di Akhetaton, costruita dal faraone che viene considerato un eretico, in quanto ha fatto si che l’intera città seguisse una nuova religione, che avrebbe dovuto riporre ogni credo in un unico dio, Aton, abbandonando quindi le vecchie credenze. Ed è questo l’ambiente in cui cresce la nostra protagonista, così ingenua, viziata e coccolata un po’ da tutti, in questa sorta di bolla che racchiude dentro sé un mondo a parte, lontano da tutto il resto, dove nessuno sembra dover temere cambiamenti di sorta. Una sorta di terra paradisiaca, l’unica che Ankhesenamon conosca.
Eppure in qualche modo sembra che la giovane principessa debba possedere un destino particolare: a lei infatti una notte, durante il sonno, si presenterà il dio Horus che le aprirà in qualche modo gli occhi e le farà capire che quel paradiso in terra non avrà ancora vita lunga, ma che anzi, ella stessa sarà colei che potrà riportare nuovamente un equilibrio in quella terra, facendo si che l’Aton venga abbandonato e le genti tornino a credere nella vecchia religione. La lega a sé e la rende sua serva devota.

Da questo momento in avanti, diventa sempre più chiaro che le cose ad Akhetaton, non vanno bene come sembra. Non tutti condividono il pensiero del faraone e ci sono alcuni disposti ad ogni cosa, anche ai tradimenti peggiori, pur di ottenere il potere. Ma ahimè Ankhesenamon è ancora una bambina e per il momento non sembra essere in grado di fare nulla per impedire il corso degli eventi.
All’interno della corte, ed ancora peggio, all’interno della stessa famiglia del faraone, si annidiano dei traditori: uomini e donne assetate di potere, pronte a macchiare le proprie mani col sangue. Il faraone e la sua sposa diventano ben presto degli ostacoli, che vanno eliminati a tutti i costi. Ed Ankhesenamon, diventata sposa reale, assiste impotente e sempre più colpita dalle durezze che la vita le riserva mano a mano che il tempo scorre.
Credo sia meglio non entrare troppo nei particolari, non mi piace fare spoiler ed è sempre meglio godersi la lettura senza!
Tra assassinii, complotti e tradimenti, nasce però quello che sarà un amore con la A maiuscola, tra la nostra protagonista che diventa una giovane donna e quello che sarà poi il suo sposo, Tutankhamon, su cui potrà sempre contare. Un legame quello che li unisce, che diventa giorno dopo giorno sempre più forte e che soprattutto li aiuta a superare le innumerevoli vicende che colpiscono la loro famiglia e l’intera città, sgretolandola colpo dopo colpo e facendoci comprendere che la pace che si respirava nelle prime pagine non era altro che l’attesa di uno stravolgimento più grande.

I nostri protagonisti saranno sottoposti a prove davvero molto dure: diversi complotti, attentati alla vita delle persone che più amano e poi il ricatto, e tanta, tanta delusione ed amarezza. Ma proprio tra queste vicissitudini Ankhesenamon cresce e diventa una donna più consapevole.

Questa vicenda ha la capacità di farci respirare l’aria di un epoca molto lontana da noi, rendendola in qualche modo molto vicina. Lo stile dell’autrice è fluido e scorrevole, non ti annoia mai, le descrizioni sono accurate e la trama è certamente affascinante ed interessante. I personaggi sono dotati di vita propria, ognuno di essi ha il proprio modo di affrontare i vari avvenimenti, ma tutti a modo loro si trasformano, crescono e diventano vividi nella mente del lettore.
Mi sono molto affezionata alla protagonista, ho riso con lei, ho pianto con lei, mi sono emozionata con lei e da romantica, non ho potuto fare a meno di innamorarmi della sua storia d’amore. Un amore così tanto profondo da essere in grado di superare sofferenze molto dure. Un altro personaggio che mi ha colpita molto è la madre di Ankhesenamon, Nefertiti, una donna forte, che porta su di sé il peso di molte sofferenze e nonostante questo riesce a garantire un futuro alla figlia.
Brava, brava, brava! Claudia Musio mi ha saputa colpire davvero piacevolmente e mi auguro di poter leggere molto altro di suo, ma soprattutto voglio consigliarvi caldamente questa lettura, perché merita davvero.

Vi lascio con la quarta di copertina:
Ti chiamano Tutankhamon oggi, il faraone bambino, il faraone assassinato: ma tu per me eri solo un fratello, uno sposo, il bastone che mi ha impedito di crollare come è crollato il regno di mio padre sotto i colpi dei sacerdoti di Amon. Sono stata la tua regina e la madre dei principi mai nati, sorella prima di scoprire di amarti come donna. Ho plasmato su di te il mio cuore. Da dolce e debole sono diventata fredda e vendicativa, con quest’unico scopo: avere giustizia dei tuoi assassini.

2 commenti:

  1. Ma guarda che coincidenza strana, gestivo pagine facebook e blog dal 2011, intitolate Ankesenamon, moglie di Tutankhamon, la vera storia (che mi sono poi stati sabotati e cancellate nel 2013 e 2015), in cui ho divulgato in dettaglio le vicende storiche politiche religiose relative alla dinastia di Aton, (Akhenaton, Nefertiti, Tutankhamon, Ankhesenamon) sui misteri della morte di Tut, legati ad Ay, il consigliere visir di Akhenaton il quale bramava di ascendere al trono d'Egitto e fu carnefice di Akhenaton, Tutankhamon, del principe ittita promesso sposo di Ankhesenamon vedova e poi, una volta presa a forza in sposa per legittimare il trono, di lei stessa), della riforma religiosa monoteista epocale di Akhenaton del 1.360 a.C che impose il culto di un unico Dio, il Dio Sole Aton-Dio Padre (dal quale fu tratta la figura del Dio Padre biblico) per soppiantare il politesimo e instaurare il Patriarcato,.e pochi mesi dopo una casa editrice con contatti facebook comuni pubblica un libro proprio sulle stesse vicende... quando si dice il 'caso'. Lucilla Sperati (''Ankhesenamon, moglie di Tutankhamon')

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  2. Ma guarda che coincidenza strana, gestivo pagine facebook e blog dal 2011, intitolate Ankesenamon, moglie di Tutankhamon, la vera storia (che mi sono poi stati sabotati e cancellate nel 2013 e 2015), in cui ho divulgato in dettaglio le vicende storiche politiche religiose relative alla dinastia di Aton, (Akhenaton, Nefertiti, Tutankhamon, Ankhesenamon) sui misteri della morte di Tut, legati ad Ay, il consigliere visir di Akhenaton il quale bramava di ascendere al trono d'Egitto e fu carnefice di Akhenaton, Tutankhamon, del principe ittita promesso sposo di Ankhesenamon vedova e poi, una volta presa a forza in sposa per legittimare il trono, di lei stessa), della riforma religiosa monoteista epocale di Akhenaton del 1.360 a.C che impose il culto di un unico Dio, il Dio Sole Aton-Dio Padre (dal quale fu tratta la figura del Dio Padre biblico) per soppiantare il politesimo e instaurare il Patriarcato,.e pochi mesi dopo una casa editrice con contatti facebook comuni pubblica un libro proprio sulle stesse vicende... quando si dice il 'caso'. Lucilla Sperati (''Ankhesenamon, moglie di Tutankhamon')

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