mercoledì 3 aprile 2013

Lo strano caso delle pagine 160-163- "Il Giardino delle Ortensie Azzurre"

Ben ritrovati cari lettori.
Oggi voglio segnalarvi una discussione alquanto curiosa che mi ha fatto parecchio riflettere.
Si tratta della lettera scritta da Antonella Griseri, autrice de "Il Giardino delle Ortensie Azzurre" che più volte abbiamo recensito anche sul nostro blog.
Devo dirvi la verità, mi ha incuriosita molto leggere queste righe, ma tuttavia non mi ha stupita. 
D'altronde al giorno d'oggi le persone fra le scene d sesso e le poesie non mi meraviglia che scelgano la prima opsione. 
Leggete cosa scrive Antonella Griseri riguardo alle lettere di commento che ha ricevuto per il libro...
Voglio sapere cosa ne pensate a questo proposito!!!


 Lo strano caso delle pagine 160-163
A volte nascono strani casi dei quali non si comprende l’origine e sarebbe veramente interessante capirla, per scendere in quell’anfratto dell’animo umano che spesso è causa di incomprensioni fra noi simili.
Diamo tutto per scontato, e questo mi ha fatta riflettere sul perché, a volte, i rapporti con le persone siano difficili e spesso litigiosi.
Probabilmente ognuno vede le cose dal proprio punto di vista ed io ,quando penso o ragiono o discuto, do per certo che gli altri annoverino le mie parole , avendole io fagocitate e concretizzate come abbuonate.
Per questo succedono spesso equivoci e una mia affermazione, per me normalissima, per un altro può voler dire tutto il contrario.
Sono partita da questa premessa per illustrare “Lo strano caso delle pagine 160-163 del mio ultimo romanzo (scritto insieme a Marco Cattarulla),” IL GIARDINO DELLE ORTENSIE AZZURRE”.
Ho ricevuto decine di lettere dove più che complimentarsi su quello che io credevo fosse
Il fulcro del libro, ovvero, la poesia ,lo stile, l’ambientazione ,i segreti la storia in generale, i mittenti si soffermavano su quelle quattro pagine in particolare.



Una scena di sesso tra i protagonisti, o meglio una scena d’amore.
Premetto che non ho avuto commenti osceni o ingiuriosi anzi , al contrario ma c’era una morbosità assoluta per quella scena descritta, quasi ossessiva.
Nei miei romanzi non ho mai scritto sfondi sessualmente espliciti, lasciavo intendere perché mi pareva sufficiente il semplice “far capire.”
Questa volta non è stato così per una scelta interiore di autrice che mi suggeriva che ci stava bene raccontare l’eros fra i due amanti, per meglio far comprendere la passionalità cosi forte che li legava. Forte anche nella carnalità .
Ma lungi da me l’idea di fare una specie di hard book ,fra tutta quella poesia che si scambiano la contessina Clara e il conte Marco, le loro diversissime personalità e punti di vista risolti nell’Amore .
EPPURE…Qualche complimento sullo stile l’ho ricevuto ( parlo delle lettere private non certo delle recensioni pubbliche ) ma soprattutto e costantemente ,in confidenziale ,mi si chiedeva delle famigerate pagine 160-163.
Allora mi sorgono spontanee due domande; la prima è :
forse la poesia poco importa e anche lo stile ma ciò che conta è una scena di sesso esplicito? Tuttavia non si tratta di un libro erotico e il sesso non è più un tabù. Se qualcuno ne vuol sentir parlare ci sono mille modi per ascoltare e vedere. E per tutti i gusti, poi!
Come può dunque fare tanto scalpore la scena erotica da me descritta in un contesto tutt’altro che da sfumature grigie o nere o rosse ma di giardini di un tempo andato?
Mi ritiro un po’ incuriosita e un po’ stranita in un pensoso silenzio.

Antonella Griseri

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