Giotto sì, ma perche?!
È da quando siamo alle elementari che ci raccontano la
storia di Giotto, dell’artista rivoluzionario, del suo cerchio perfetto, il
noto marchio di cancelleria Fila ha persino pensato bene di farne un’icona per
i suoi pennarelli!
Ma perché il
pastorello di Vespignano ha segnato un così grande passo nell’iconografia
medievale?
Cerchiamo di riassumere in modo chiaro e conciso gli
elementi che hanno contraddistinto la sua arte da quella gotico-bizantina,
molto diffusa in quell’epoca.
1) Per
prima cosa il disegno di Giotto si stacca fortemente dalla linearità rigida dello
stile gotico e bizantino. I volti appaiono più umani che mai e viene eliminata
la simbologia, preferendo uno stile meno trascendentale, più vicino alla realtà
e allo stesso tempo molto semplice.
2) Elemento
fondamentale della sua pittura fu l’inserimento della prospettiva e della
geometria delle forme. I personaggi, così come l’ambiente, non sono più delle
masse di colore sregolate, ma elementi geometrici riprodotti alla perfezione.
3) Altra
caratteristica degli affreschi giotteschi è l’accostamento audace di colori
scuri a colori chiari (ad esempio utilizzando un rosa vicino ad un nero).
L’iconografia sacrale e medievale non è semplice da
apprezzare, ma varcando il primo salone degli Uffizi a Firenze, dove è esposta
la Madonna di Ognissanti, sono
rimasta molto colpita dalle dimensioni e dai colori appariscenti utilizzati
all’epoca e tutt’ora sgargianti. Se poi si fa il confronto con le altre due
pale d’altare disposte ai lati, rispettivamente di Cimabue e di Duccio di
Boninsegna, l’originalità e l’evoluzione dell’arte di Giotto è parecchio
evidente!
Maestà di
Santa Trinità, Cimabue
Madonna
Rucellai, Duccio di Buoninsegna
Madonna
d’Ognissanti, Giotto
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