mercoledì 27 marzo 2013

L'arte di Chiara: "Giotto sì, ma perche?!"

Chiara Gallo

Giotto sì, ma perche?!

È da quando siamo alle elementari che ci raccontano la storia di Giotto, dell’artista rivoluzionario, del suo cerchio perfetto, il noto marchio di cancelleria Fila ha persino pensato bene di farne un’icona per i suoi pennarelli!
Ma perché il pastorello di Vespignano ha segnato un così grande passo nell’iconografia medievale?
Cerchiamo di riassumere in modo chiaro e conciso gli elementi che hanno contraddistinto la sua arte da quella gotico-bizantina, molto diffusa in quell’epoca.

1)      Per prima cosa il disegno di Giotto si stacca fortemente dalla linearità rigida dello stile gotico e bizantino. I volti appaiono più umani che mai e viene eliminata la simbologia, preferendo uno stile meno trascendentale, più vicino alla realtà e allo stesso tempo molto semplice.
2)      Elemento fondamentale della sua pittura fu l’inserimento della prospettiva e della geometria delle forme. I personaggi, così come l’ambiente, non sono più delle masse di colore sregolate, ma elementi geometrici riprodotti alla perfezione.
3)      Altra caratteristica degli affreschi giotteschi è l’accostamento audace di colori scuri a colori chiari (ad esempio utilizzando un rosa vicino ad un nero).

L’iconografia sacrale e medievale non è semplice da apprezzare, ma varcando il primo salone degli Uffizi a Firenze, dove è esposta la Madonna di Ognissanti, sono rimasta molto colpita dalle dimensioni e dai colori appariscenti utilizzati all’epoca e tutt’ora sgargianti. Se poi si fa il confronto con le altre due pale d’altare disposte ai lati, rispettivamente di Cimabue e di Duccio di Boninsegna, l’originalità e l’evoluzione dell’arte di Giotto è parecchio evidente!

Maestà di Santa Trinità, Cimabue  

 
  Madonna Rucellai, Duccio di Buoninsegna
 
    Madonna d’Ognissanti, Giotto

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